“Caro Emiliano con la sacra alleanza dei numeri Brindisi non cambierà”

INTERVENTO/ Caro Michele ti scrivo… E siccome sei di Bari, molto più forte ti scriverò. Dopo l’ennesima umiliazione della politica a Brindisi, sei venuto all’Albergo Internazionale l’ormai lontano 9 febbraio. Lì, davanti ad una platea ancora stordita dalla batosta della magistratura – una platea che non era solo di iscritti del tuo partito -, hai dichiarato solennemente che avevi la ferma intenzione, con l’aiuto del commissario Antonica non semplicemente di “rinnovare” il Pd brindisino, ma addirittura “ricostruirlo”.
Ora non ricordo le parole, che tu hai esattamente usato anche perché, essendo un politico di razza, sei stato molto attento, quella sera, ad usare le parole davanti a certi personaggi “ben noti e pesanti”, piazzati nelle prime file della sala. Ma il tuo commissario, aprendo i lavori e prima di darti la parola, ha parlato in modo meno velato ed ha dichiarato la vostra intenzione di “ricostruire”, di “rinnovare” e di attuare la “discontinuità politica” del partito a Brindisi. Tu, con abili giri di parole e simpatiche battute, hai rafforzato queste belle intenzioni cercando di non offendere nessuno. E sei alla fine stato applaudito calorosamente da tutti. Anche io ti ho applaudito e forte. Mi avevi convinto.
Mi avevi convinto… Credevo che quel tuo “non c’è tempo da perdere” era la consapevolezza che nessun vuoto va lasciato in politica perché per una legge tanto crudele quanto vera, se lasci uno spazio, se crei un vuoto, quello spazio e quel vuoto vengono occupato da altri. Di solito rivali. Ora, siccome ci avevi fatto capire che i rivali nel partito locale sono quelli del male assoluto, ti lascio intuire chi sta occupando, se non ha già occupato, il vuoto lasciato queste settimane nel Pd brindisino.
E già, perché dopo l’arresto del sindaco, quel 9 febbraio, quando tutti i responsabili del secondo e anche terzo livello si nascondevano dietro le colonne del Grande Albergo Internazionale o addirittura tra le ombre del lungomare, fuori dal salone della convention, tu dovevi già annunciare il tuo candidato sindaco. Tu sai chi dovrebbe essere il “martire” di turno, per usare le tue parole. Tutti erano pronti ad accettare la tua scelta. Non lo hai fatto e in tal modo ci hai regalato un mese abbondante di “balli con i sciacalli” ed onestamente nessuno è disposto a ringraziarti per questo.
Poi, permettimi la presunzione, hai fatto un secondo errore, ancora più grosso agli occhi di tutti: hai snobbato la coalizione delle facce oneste di Brindisi, la coalizione di Errico, Fusco e Rossi. Hai buttato a mare tre riferimenti trasversali della legalità ed onestà ed anche in parte di approvata capacità amministrativa. Una coalizione di almeno 14- 16% in partenza, da allargare e far diventare un fiume in piena, di voti e di idee! Peccato.
Si dice in giro che invece stai cercando altre soluzioni, che ti permetteranno di vincere le elezioni perché come dici siccome in queste elezioni metti la faccia devi assolutamente vincere a tutti i costi. Forse non tieni conto, caro Michele, che la gente è stanca di sentire queste baggianate ed essere alla fine strumentalizzata da questo tipo di ragionamenti. Nella nostra società manca il verbo politico, quello forte e chiaro e mancano i politici che fanno politica non con i numeri ma con le idee, con il cuore.
Caro Michele, forse non ti rendi conto, ma stai sacrificando la buona politica, quella delle idee all’altare della convenienza dei numeri. Stai per ripetere, in versione diversa, gli stessi errori che il tuo partito ha fatto nelle ultime consultazioni, creando poi il caos politico attuale a Brindisi. Cambierai naturalmente il nome della “sacra alleanza dei numeri”, forse cambierai 5- 6 facce compromesse e quindi impresentabili, ma la sostanza rimarrà la stessa. E naturalmente dopo tutto questo sforzo sarà una barzelletta parlare di “rinnovamento” e di “discontinuità politica” nel Pd brindisino.
Stessa storia allora che tristemente si ripete ma con una variante che non puoi non mettere in conto… questa volta il tuo partito a Brindisi, se mantieni minimamente i paletti che tu stesso solennemente hai messo, si presenterà alle elezioni spaccato in tre: la versione regionale, la versione locale ed il Pd di quelli che qualcuno indica come “sporchi e cattivi”. La matematica, fa parte della politica – ce lo fai capire anche tu – e con questi “numeri” credi ancora di vincere? Va bene che in politica l’ottimismo è fondamentale ma qui superiamo ogni limite di qualsiasi logica.
Ho sentito personalmente il commissario ammettere, che il tuo partito a Brindisi ormai non c’è e quel che ne rimane va azzerato per poter poi ricostruirlo su basi sane dopo le elezioni. Ed allora, se è vero, come è vero, che la situazione è questa ed è una situazione molto complicata, perché non assumere una posizione di “umiltà calcolata” e di “studiato eroismo” facendo un passo indietro ma restando pur sempre protagonisti alla scena politica brindisina? Perché non unirsi con una lista Pd “pulita” e “al di sopra ogni sospetto” con la coalizione degli onesti della triade Errico, Fusco e Rossi?
Caro Michele fai una scelta coraggiosa, al di fuori di ogni logica di micropolitica e di calcoli meschini dei cosiddetti “equilibri del potere”. La gente aspetta un segnale del genere. La gente vuole vedere politici che hanno il coraggio di rischiare tutto per un sogno comune da condividere.
Dai tu, caro Michele, questo segnale ed allora e solo allora noi tutti “scateneremo l’inferno” come auspicavi te stesso alla convention del Grande Albergo Internazionale il 9 febbraio scorso. Unisci, caro Michele, tutte le persone per bene per cambiare finalmente i destini di questa città. E passare alla storia. Ora o, davvero, mai più!

Joannis Davilis

Comunità Ellenicaa Brindisi Lecce Taranto

3 Commenti

  1. ” I TRADITORI SONO TUTTI LORO ALLEATI” I partiti politici che avrebbero dovuto funzionalmente concorrere a determinare l’indirizzo democratico di amministrazione e di gestione della vita pubblica, continuano a caratterizzarsi per la estrema impudicizia nella incetta di voti, nella pratica dell’intrallazzo.

  2. Non ho capito bene una frase: si parla di una “..coalizione degli …” di una “..triade..”. Coalizione e triade di chi e di che cosa? ..Mamma mia, è vero: A VOLTE RITORNANO…..Stephen King l’aveva detto: “..Parliamo della paura..”. Si, sono terrorizzato: lo ammetto.

  3. Bravo Joannis.
    Ma non illuderti che Emiliano ti ascolti o ascolti le migliaia (ne sono certo) di cittadini che la pensano come te. Dové che andrà a cercare altra onestà di sinistra?
    Sono convinto che la tattica che userà Emiliano sarà quella di “perdere – demolire e ricostruire”, perché di perdere, perderà, questo è certo.
    Purtroppo hai avuto ragione anche a dire che ogni vuoto, ogni spazio lasciato libero verrà sicuramente occupato dai rivali.
    Peccato!

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