Abusiva in una baracca di Parco Bove, arriva lo sgombero, Agata:”Aiutatemi, così perdo mio figlio”

BRINDISI- Sgombero coatto a Parco Bove, abusiva messa alla porta, la disperazione di Agata: “Non so dove andare e ho paura di perdere mio figlio”. Ha 43 anni Agara Licciardello , un figlio di 17 che vive in comunità ma che torna a casa ogni fine settimana, è sola e barca il lunario facendo le pulizie. Oggi la polizia locale le ha notificato l’atto di sgombero da una abitazione, si fa per dire, a Parco Bove, Brindisi. Si tratta di una casa di proprietà del Comune, una delle tante baracche, che la donna tre anni fa ha occupato abusivamente. “E’ vero sono abusiva, ma non ho un altro posto dove andare. Se oggi vado via da qui io rischio di non vedere più mio figlio”. Agata è separata dal marito e ha un figlio di 17 anni che vive in una comunità , il ragazzo torna a casa il sabato e la domenica. Se lei dovesse perdere il domicilio i servizi sociali non lascerebbero più tornare il ragazzo dalla madre per il fine settimana. Quando stamane la municipale ha consegnato l’ordine di sgombero immediato la donna si è disperata. In realtà l’avviso dello sgombero era stato già comunicato venti giorni fa ma in questo lasso di tempo la donna non è riuscita a trovare una soluzione. Ora la Multiservizi prenderà in incarico i mobili di Agata mentre lei dovrà trovare ospitalità da qualche parte.

“Il sindaco , Riccardo Rossi mi aveva promesso che avrebbe risolto la situazione perché oggi mi cacciano” dice a donna.

Il primo cittadino, contattato telefonicamente , risponde. “Il nucleo famigliare della signora è già assegnatario di casa. L’appartamento è libero e lei potrebbe già andarci”.

La donna non nega di essere assegnataria ma risponde: “Non posso abitare in quella casa perché sono stata minacciata e rischio sia io che mio figlio. Ho anche sporto denuncia”.

Alla luce di tutto questo il Comune di Brindisi ha deciso, eccezionalmente, di cercare un altro alloggio per la signora in sostituzione a quello assegnato affichè lei e suo figlio possano vivere con serenità.