Accoglienza migranti, assemblea pubblica al Casale: tanta politica e pochi cittadini – Video

BRINDISI – C’erano un centinaia di persone all’assemblea pubblica organizzata dal sindaco Riccardo Rossi ieri pomeriggio al Casale per un confronto sulla scelta della giunta di destinare l’ex sede delle delegazione Casale, chiusa da oltre 2 anni e inagibile, all’accoglienza di 12 minorenni immigrati non accompagnati. C’erano più esponenti politici di entrambi gli schieramenti che veri e propri residenti del quartiere. E’ la prima volta, negli ultimi 15 anni, che un sindaco  in questa città decide di scendere in piazza con un microfono e una cassa per spiegare alla gente il perchè della sua decisioni. E la piazza, letti i commenti sui social, e visto il tema caldo dell’immigrazione, era molto difficile.  Ma la decisione era stata già presa, più che un confronto era un voler spiegare le ragioni della scelta e indicare i termini in cui questa era stata fatta,  visto che negli ultimi giorni la questione aveva creato “una guerra sociale”. “Oggi siamo qui per fare chiarezza – ha dichiarato il sindaco Riccardo – e per spiegare a tutti i motivi della nostra scelta evitando le strumentalizzazioni politiche che purtroppo qualcuno ha messo in atto in questi giorni. Noi abbiamo deciso di partecipare ad un bando ministeriale voluto dal ministro per l’Interno Matteo Salvini. Grazie a questi fondi avremo la possibilità di recuperare l’ex sede della delegazione Casale per ospitare un massimo di 12 minori stranieri non accompagnati. Questi ragazzi sono già a carico del Comune di Brindisi; per loro e per un totale di 100 ragazzi spendiamo ogni anno circa 5 milioni euro per pagare le rette delle strutture che li ospitano. Facendone rientrare a Brindisi una decina risparmieremo circa 100mila euro all’anno. Tutelare e garantire il benessere di questi ragazzi non è solo una scelta ma anche una legge del diritto internazionale che ci obbliga ad avere cura di loro. Questa operazione non esclude che, come previsto nel nostro programma elettorale, apriremo i comitati di quartiere. In merito alle polemiche, ricordiamoci di restare umani e ricordiamoci che questa città ha una storia di solidarietà”.

Qualche cittadino ha preso ha parola chiedendo che fosse riaperta la delegazione al Casale e che non fosse destinata ai minori. Ma questi uffici negli ultimi sono stati chiusi in tutti i quartieri della città per mancanza di risorse sul personale. “Se lei ci toglie quell’edificio – dice un cittadino – qui non ci sono altri luoghi per ospitare i servizi al quartiere”. 

Si cerca comunque un’alternativa alla sede della delegazione da candidare al bando del 15 settembre. Come per dire: se questo è il problema, allora cerchiamo di cambiare stabile. La vice sindaco Rita De Vito ha effettuato nella giornata di mercoledì dei sopralluoghi a due strutture confiscate alla criminalità, sempre nel quartiere Casale. Si tratta della ex villa della famiglia Doriano e di uno stabile in via Ancona. “Ci stiamo impegnando a trovare situazioni alternative – spiega De Vito – ma non intendiamo perdere il finanziamento che è solo ed esclusivamente per l’accoglienza. Non viene tolto nulla ai cittadini, e non esiste al momento un finanziamento per il recupero dell’ex delegazione per altro scopo”.

Intanto sabato mattina alle 10 si svolgerà al Casale la manifestazione del centrodestra contraria al provvedimento di giunta. E nella serata di ieri appare fuori dai cancelli della delegazione lo striscione di Forza Nuova: “Chi di Sprar ferisce, di Sprar perisce”.

Lu.Po.

Assemblea pubblica al Casale sull'accoglienza a 12 ragazzi extracomunitari minorenni non accompagnati. Il sindaco organizza incontro con i residenti

Δημοσιεύτηκε από Brindisi Oggi στις Πέμπτη, 6 Σεπτεμβρίου 2018

3 Commenti

  1. Sono d’accordo con Giovanni, i minori potrebbero benissimo essere ospitati presso l’Ostello ora ristrutturato.
    La vecchia sede Circoscrizionale del Casale e del Paradiso riaperte. Nelle altre città si attua il decentramento amministrativo a Brindisi si fa il contrario incredibile mah?!

  2. Scandaloso che si destini il locale per minorenni immigrati,pur di ricevere I soldi promessi.La prossima volta so chi votare.

  3. Per me ia delegazione non è adeguata per ospitare i ragazzi. Non sarebbe meglio sistemarli nel ostello della gioventù, dove almeno ci sono tutte le comodità?
    Oppure nel rione Perrino , Villaggio San Paolo, dove esiste già una struttura per migranti minori.

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