Accusato di aver bruciato vivo un pensionato, condannato all’ergastolo giovane marocchino

LATIANO- Condannato all’ergastolo Zakaria Ismaini, il 33enne marocchino accusato di aver ucciso Cosimo Mastrogiovanni, l’anziano pensionato, 63 anni di Latiano, trovato bruciato all’interno della propria abitazione.

I fatti risalgono a novembre del 2014, quando la vittima fu ritrovata completamente bruciata nella sua villa in contrada Fieu 1 a Latiano. La villetta di proprietà di Mastrogiovanni era in vendita da qualche mese. L’uomo, vedevo ormai dal 2005 e con l’unico figlio lontano da casa, aveva deciso di trasferirsi da alcuni parenti ad Oria.

Il giorno della morte  una coppia si era  recata nella villetta  perché interessata all’acquisto  dell’immobile. I fidanzati dopo non aver ricevuto risposta al citofono e vedendo il cancello semi aperto si  erano introdotti nel vialetto, ma una volta sull’uscio dell’abitazione si erano subito resi conto che era successo qualcosa perché in casa  avevano intravisto alcuni mobili bruciati, da lì era scattato l’allarme.

L’autopsia sul corpo di Cosimo Mastrogiovanni rivelò che l’uomo era stato bruciato vivo.

Per l’omicidio era stato arrestato Zakaria Ismaini. Secondo le investigazioni il giovane aveva intrapreso un’amicizia con l’anziano poi sfociata nel cruento omicidio.

L’omicidio sarebbe stato compiuto al fine di rapinargli un computer, il portafogli, indumenti, l’autovettura e perfino il documento di identità. Oltre all’omicidio volontario e al reato di rapina Zakaria rispondeva di distruzione, soppressione e vilipendio di cadavere compiuta “mediante atti di brutalità” consistiti nel causarne la completa distruzione per incenerimento. Parte civile i figli e i fratelli della vittima, costituiti al fianco dell’avvocato Roberto Palmisano. Ismaini fu sottoposto a fermo dai carabinieri  il 16 febbraio del 2015: risultava già indagato per un delitto compiuto il 7 febbraio a Catania: l’omicidio di Letizia Consoli, 50 anni, vedova, uccisa in un bungalow con un colpo alla testa e poi buttato a mare. Su questi fatti l’uomo ha confessato. E’ ritenuto il responsabile anche dell’omicidio di Anna ‘Luna’ Stellato, 24 anni, originaria della Liguria e trovata morta sulla spiaggia di Torre Pedrera (Rimini) il 14 luglio del 2012.

BrindisiOggi

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