Al Nuovo Teatro Verdi : Lella Costa parla delle donne /video -intervista

BRINDISI- Ironica, pungente, commossa e struggente, a tratti  anche malinconica per un’epoca della poesia e di un luogo lontano dove le grandi donne del ‘900 hanno trovato vita, ma anche morte. Tante, troppe per propria mano incapaci di sopportare il peso delle loro coscienze. Lella Costa le  ha riportate tra noi con una semplicità raffinata, dono di una donna alle donne. L’artista si è esibita nel suo reading di poesia sul palco del Nuovo Teatro Verdi,  evento inserito della rassegna del periodo natalizio voluta dall’amministrazione comunale, denominata “Brindisi a Natale 2012 – Culturamiamo”. “Femminile e singolare. Vedi alla voce poetessa” questo il titolo, e sul palco solo uno sgabello “con gli ammortizzatori”, come ha detto l’attrice stessa appena vi ha preso posto, un leggio e uno spot luce. In barba alla crisi, umanità e cultura, di cui si fa portavoce una musa della parola e affabulatrice, possono bastare ad incantare. Chi se la ricorda nelle sue apparizioni di Zelig per la sua comicità tra il cinico e il provocatorio, spesso indirizzato all’altra metà del cielo, l’ha conosciuta sotto un’altra luce. Anche se Lella Costa,che strizza l’occhio alle incongruenze dei nostri giorni e dei nostri comportamenti, non ha fatto mancare il suo tocco, tra una declamazione e l’altra. Anche la scelta di alcune poesie rispecchiava questi suoi lati, non già in un’Emily Dickinson, o Amelia Rosselli, ma nella riproposizione di diversi pezzi di “The World’s Wife” di Carol Ann Duffy sì.  “La moglie del mondo”, raccolta della celebre poetessa e drammaturga scozzese, racconta le donne, vere o immaginarie, di uomini famosi. E ognuna con la sua inedita storia da raccontare: dalla signora Faust a Frau Freud, da Queen Kong, la moglie di King Kong, alla signora Mida, dalla moglie di Pilato a quella di Esopo. Per Lella Costa anche tanta Sylvia Plath e Kate Clancy. Insomma, racconti di donne, madri, mogli, figlie, e tra impennate di vita, impegno civile, dolori e perdite, c’è ovviamente l’amore o quello che è. 

Carmen Vesco

 

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