Ascensori del Perrino, ancora guasti e disagi: a breve piano di ristrutturazione del sistema

BRINDISI – Lo standard del servizio fornito dagli ascensori dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi è ancora lontano dal raggiungimento di una piena sufficienza. A testimoniarlo sono i disagi che, a singhiozzo, inficiano il funzionamento delle cabine presenti nell’edificio. Stamattina, intorno alle 11.45, l’elevatore D3, una delle due cabine che collega direttamente il pronto soccorso al blocco operatorio del quinto piano, si è bloccato, lasciando al solo D2 tutto l’onere dei viaggia da e per le sale operatorie.

I tecnici della Kone, ditta che si è aggiudicata il subappalto della gestione degli impianti da Manutencoop, nel caso in cui non ci siano persone a bordo della cabina, hanno due ore per recarsi in ospedale e sbloccare la situazione. Verso le 13.20, secondo alcune testimonianze, gli addetti sono arrivati e, intorno alle 14, il servizio risultava ripristinato. Se a questo si aggiunge anche il blocco dell’ascensore D0, fermo dalle 8 di ieri mattina, e se si conta che, comunque, la vita dell’ospedale va avanti anche nelle due ore di tempo a disposizione dei tecnici, si può avere il quadro completo della situazione, ancora lontana dal raggiungere una sufficienza piena.

La questione, però, si sta evolvendo, secondo quanto comunicato dai vertici dell’Asl: i risultati ricevuti dagli addetti della ditta certificata chiamata a effettuare la verifica biennale degli impianti, nei giorni scorsi, sono al vaglio dell’azienda. Incrociando questi dati coi preventivi forniti nei mesi scorsi dalla Manutencoop si avrà il quadro degli interventi da effettuare in ordine di priorità. Una volta effettuato quest’ultimo step di studio, i lavori dovrebbero partire e risollevare così lo standard di qualità di tutta la struttura.

Gli ascensori, infatti, continuano a essere il vero tallone d’Achille dell’intero presidio ospedaliero che, altrimenti, stando anche ai dati venuti fuori dall’analisi della customer satisfaction riferiti al 2013, risulterebbe essere una struttura funzionante con discreti picchi di eccellenza, come i reparti Grandi Ustioni ed Ematologia.

Maurizio Distante

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