Asd Brindisi, la replica dei soci a Manzo: “Ha fatto solo danni. Ambiente destabilizzato fin dal suo arrivo”

BRINDISI – Non si placano le polemiche attorno al futuro calcistico brindisino. Dopo le dimissioni con pesanti accuse firmate dall’ex presidente Lorenzo Manzo, non si è fatta attendere la risposta dell’attuale società, scritta dai soci, che alimentano questo caos rincarando la dose e gettando, come si suol dire, benzina sul fuoco. “Siamo costretti a difenderci – riporta il comunicato della società pubblicato nella serata del 23 marzo – mettendo in evidenza cosa Manzo ha fatto per l’Asd Brindisi in questa stagione sportiva: niente! Anzi – aggiungono – ha fatto solo danni, dal primo all’ultimo giorno”. I riferimenti ai “danni” sono chiari ed espliciti e sono rivolti alla decisione dello stesso ex numero 1 biancoazzurro di esonerare Marangio nel precampionato con conseguente fuga dello zoccolo duro della squadra, fino all’esonero di mister Sabatelli in favore di Totò Nobile, passando per il non mantenimento delle promesse di rinforzare la squadra a dicembre e, anzi, smantellandone buona parte.
“Per quanto riguarda l’impedimento a visionare libri e scritture contabili – continua la nota – si deduce che si tratti di una scusa mossa da chi non ha interesse nel visionarli considerando che, tutta la documentazione dell’Asd Brindisi, è depositata presso lo studio del commercialista Dott. Massimiliano Montuori”. Respinta così, dunque, anche l’accusa più pesante che l’imprenditore di Casarano aveva mosso ai suoi ex soci.
Il comunicato termina poi con le scuse di tutta la società verso i tifosi e con una rassicurazione per il prossimo futuro, manifestando grande volontà di rinforzarsi economicamente già a breve: “Il nostro maggior errore è aver creduto e dato fiducia incondizionata al signor Manzo che, con i suoi errori, ha contribuito al mancato raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo preposti. Ma ciò che è accaduto non andrà a inficiare il prossimo futuro”.
È guerra, con botta e risposta più che duri che sicuramente continueranno a infiammare il finale di stagione della squadra, ancora impegnata nell’inseguimento verso il quinto posto, valido per i play-off. La sensazione è che però questi malumori e dissidi interni, per il bene della città, della squadra ma soprattutto dei tifosi, potessero essere soppressi almeno fino al termine della regoular season, con lo scopo di tenere alta l’attenzione almeno fino al 9 aprile, data dell’ultima giornata di campionato.
Ora l’importante rimane terminare in maniera dignitosa questa stagione turbolenta e complicata, per poi ripartire in estate accompagnati da forze imprenditoriali (e magari anche politiche) a sostegno del progetto di rinascita del calcio brindisino, mai come ora al totale sbaraglio.
Antonio Solazzo

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