Autorità portuale, “Brindisi rivendichi la sua autonomia, basta tacere”

INTERVENTO – Si è parlato in questi giorni del progetto di legge statale che prevede che l’Autorità portuale di Brindisi e quella di Taranto vengano accorpate a quella di Bari, con previsione di un Comitato di gestione composto da un rappresentante della Regione e da un rappresentante dell’area vasta di Bari.
Taranto, che peraltro ha ricevuto in questi mesi dal Governo diverse centinaia di milioni di euro per meglio infrastrutturare il proprio porto in compensazione dei guasti ambientali causati dall’ILVA, è insorta per difendere l’autonomia della propria Autorità Portuale, in ragione delle caratteristiche del proprio porto e dell’importanza dei traffici che lì si svolgono.
Secondo questa logica, anche Brindisi dovrebbe rivendicare la propria autonomia, essendo Brindisi il porto di riferimento di tutto il territorio del Salento, essendo Brindisi il primo porto di una certa rilevanza che guarda ad Est, avendo anche Brindisi subito rilevanti danni ambientali, che, al pari di Taranto, continua a subire, ed essendo Brindisi – anche se in conseguenza della movimentazione del carbone, da cui ci auguriamo venga presto liberato – il porto con il maggior attivo economico tra quelli pugliesi, e tra i maggiori in Italia.
Si registra, invece, un preoccupante silenzio della politica, che pare abbia già accettato l’accorpamento dell’Autorità portuale di Brindisi a quella di Bari.
Come Si Democrazia riteniamo che tale atteggiamento silente, che ha caratterizzato la politica brindisina per decenni, debba cessare.
Brindisi è una delle città meglio infrastrutturate di Puglia e guarda ad Est, ossia verso i mercati più importanti del momento.
Ha dietro di sé l’intero territorio Salentino con il quale può e deve fare squadra.
Come per il Frecciarossa, è ora che si cessi di considerare Brindisi come la Cenerentola di Puglia, e tanto può accadere solo se una classe politica smetta di considerare Brindisi come tale, rivendicando per Brindisi e per l’intero Salento quel ruolo che gli spetta, e che milioni di turisti, che annualmente lo visitano, già gli attribuiscono.
Una forte battaglia politica da parte dei rappresentanti dell’intero Salento forse non riuscirà ad evitare l’accorpamento dell’Autorità Portuale di Brindisi a quella di Bari, ma potrà riuscire ad ottenere che là dove si prenderanno le decisioni per il porto di Brindisi sieda, in posizione di rilievo, un rappresentante del territorio brindisino, ottenendo anche che le rilevanti risorse economiche generate dal porto di Brindisi restino a Brindisi e vengano destinate a migliorare l’infrastrutturazione del porto medesimo, unitamente alle risorse economiche che il Governo deve destinare anche alla nostra città, per aver anche Brindisi subito (come subisce ancora) gravi danni ambientali, al pari di Taranto.
L’unica cosa che non si può fare è quella di restare ancora una volta silenti.

Roberto Fusco
Consigliere Comunale di Si Democrazia

3 Commenti

  1. L’augurio che faccio visto che ci traviamo in questa desertificazione totale e che almeno i nostri figli che hanno avuto a che fare con il famoso neurochirurgo possano ritornare nella propria città e rifondarla.

  2. Impresa che ritengo impossibile.E’ da lungo tempo che la semenza dei politici con i cosiddetti “attributi” è scomparsa da Brindisi. Clonarli? Non serve a niente.Si avrebbe solo una copia genetica;il clone anche se potrà essere identico come una goccia d’acqua all’originale,non si comporterà nello stesso identico modo dell’originale perché i processi mentali sono in minima parte frutto dell’espressione genetica,per il resto sono il frutto dell’esperienza e dell’ambiente culturale in cui si è vissuti.L’unica strada che rimane è il trapianto della testa;ma nonostante l’annuncio del neurochirurgo dr. Sergio Canavero di Torino che si dice pronto ad eseguirla entro due anni,penso che questa impresa non darà risultati sicuri prima di una cinquantina di anni.E allora?E allora non rimane che accontentarci di queste quattro scartine e sperare che fra qualche cinquantina di anni qualche mente “illuminata” non ci obblighi a prelevare la materia prima,la testa,(quella superiore con occhi,naso e bocca per intenderci) dagli individui locali,perchè saremmo punto e a capo.

  3. Questa è una innata caratteristica dei brindisini , cioè prima di far scappare i buoi dalle stalle e poi di chiudere le porte !!!!!

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