Bomba, conto alla rovescia per l’evacuazione, l’artificiere: “E’ un miracolo che non sia scoppiata il 2 novembre”

BRINDISI- Partito il conto alla rovescia per il D-day, giornata in cui gli artificieri del Genio Guastatori di Foggia si occuperanno di disinnescare l’ordigno bellico rinvenuto lo scorso 2 novembre nei pressi dell’Andromeda. Il prossimo 15 dicembre otre 53mila persone lasceranno le loro abitazioni affinchè le operazioni di disinnesco possano avvenire nella totale sicurezza. Questa mattina nell’ambito di un vertice in Prefettura sono stati discussi gli ultimi dettagli del piano di evacuazione  a partire dal blocco dei trasporti. Treni fermi dalle 8 alle 14, l’ultimo convoglio entrerà in stazione alle 7.35 e lascerà salire a bordo sette persone scortate dalle forze dell’ordine. Nessuno potrà scendere dal treno. Trenialia  già da tempo bloccato la vendita dei biglietti ferroviari. Stessa cosa per l’aeroporto , traffico bloccato sino al termine dell’operazioni di disinnesco. La cittadinanza che risiede nel raggio dei 1617 metri lascerà  le proprie abitazioni dalle 5 al 8 del mattino. Dopo di ché scatterà un all’allarme sonoro e avviserà tutti dell’inizio delle operazioni. Il piano traffico sarà diffuso nelle prossime ore visto che parte della statale sarà bloccata. Un sofisticato congegno fornito dall’aeronautica militare , si chiama “Predator”, monitorerà dall’alto l’intera città assieme a 4 droni forniti dai vigili del fuoco del Comando Provinciale di Brindisi, mentre 54 pattuglie tra polizia locale, forze dell’ordine e Reggimento San Marco monitoreranno via terra.

Il disinnesco dell’ordigno dovrebbe durare circa due ore. “Ogni ordigno ha una storia a sé- ha spiegato il colonnello Simone Gatto del Genio Guastatori Foggia- il peso e il contenuto di tritolo è solo una delle condizioni di cui bisogna tenere conto. Vi sono tanti altri fattori: l’umidità, il posizionamento nel terreno, eventuali danneggiamenti. Quello di Brindisi, in particolare, è gravemente danneggiato, la spoletta è piegata e sfiora solo di qualche millimetro il pulsante dell’innesco. In pratica il 2 novembre vi ha protetto Santa Barbara. Sarebbe potuto esplodere e ora non staremmo qui a parlarne”.

L’intervento degli artificieri si svolgerà in tre fasi, sabato 14 dicembre  i militari realizzeranno delle opere di contenimento intorno all’ordigno, domenica 15 lo disinnescheranno e porteranno in un cava di sabbia privata nei pressi di Autigno , lunedì 16 torneranno nella cava per farlo brillare.

BrindisiOggi

5 Commenti

  1. Comunque hanno provocato troppa ansia, anche se le precauzioni non sono mai troppe, quello che mi preoccupa più di tutto sono gli sciacalli.

  2. Ma perché si è andati a cercare un artificiere a Foggia quando i signori che scrivono qui sopra ne sapevano più di lui … Chissà perché quando si va da un medico non gli si chiede mai se è sicuro della diagnosi mentre in questo caso si vuole a tutti o costi sostituirsi al lavoro di gente esperta.

  3. Le precauzioni sono indispensabili. Secondo me si sarebbe dovuto creare tre cerchi di sicurezza; 300 m.di zona rossa, a 500 m. di zona arancione e a 1617 m. zona gialla. Misure abbastanza sicure. Mica è una bomba atomica di 300 kilotoni. Credo che si potrebbero risparmiare spostamenti a persone disabili o di una certa età che non sono autonome che vivono nelle zone arancione e gialla. Preghiamo che non esploda…..

  4. Più la pubblicità, l’ansia trasmessa e il protagonismo che la realtà dei fatti. In altre recenti situazioni tutto svolto in maniera contenuta

  5. Quella fossa rimarrà aperta e sarà luogo di pellegrinaggioma per favore. Miracolo! Centinaia di bombe trovate a mezzo scavo. Mai nessuna è esplosa.

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