Botti di Capodanno, firmata l’ordinanza di divieto, multe sino a 500 euro per i trasgressori

BRINDISI-Botti di capodanno vietati anche a Brindisi, il commissario prefettizio, Santi Giuffrè firma l’ordinanza che entrerà in vigore  da giorno 31 sino all’uno gennaio così come accade oramai di qualche anno. La polizia municipale vigilerà sull’osservanza delle disposizioni pronta a multare i trasgressori, le sanzioni in questi casi possono arrivare sino a 500 euro. In altri Comuni della provincia brindisina l’ordinanza sul divieto di scoppio dei cosiddetti botti di capodanno è stata emessa già qualche giorno, come ad esempio a Fasano. Stamane invece è stata firmata dal  sindaco di Mesagne e dal sindaco di San Vito dei Normanni.

Al di là dell’ordinanza restano sempre i buoni consigli delle forze dell’ordine in materia di uso e consumo di materiale esplodente che in questi giorni arricchisce il mercato nero.  “botti” alimentano un mercato illegale per migliaia di euro, ogni anno una sfida per le forze dell’ordine individuare i petardi pericolosi ed eliminarli dalla vendita. Bombe artigianali, dal potenziale esplosivo devastante, come “Kim ‘o Coreano” l’ultima trovata dei bombaroli, un petardo dedicato al dittatore della Corea del Nord Kim Jong Un. Ma per far danno non è necessario “ Kim ‘o Coreano” in commercio vi sono anche petardi di minore potenziale esplodente che possono ugualmente rappresentare un pericolo per chi li maneggia. Quando si utilizzano artifici pirotecnici, non bisogna mai dimenticare le regole imposte dalla legge e quelle suggerite dall’esperienza e dal buon senso.

Qui possono tornare utili alcuni consigli della Guardia di Finanza in materia di uso dei fuochi pirotecnici: innanzitutto come prima regola, raccomandano le fiamme gialle, quella di “ non comprare materiale pirotecnico illegale sulle bancarelle improvvisate sulla strada, e non autorizzate”; poi  “leggere sempre le modalità d’uso e la descrizione del prodotto. Vedere il numero con cui il ministero dell’Interno autorizza la vendita del materiale o il numero di registro della data con cui viene autorizzata la vendita dall’Unione europea”; “dopo l’acquisto i fuochi devono essere custoditi in luoghi sicuri e asciutti, evitando che il prodotto si logori. Il materiale deve essere quindi tenuto lontano da fonti di calore e fiamme libere. Evitare perciò di tenerli all’interno di borse, tasche o zaini, soprattutto per quei prodotti che si accendono tramite sfregamento”; “bisogna sempre prima leggere le istruzioni, controllare che il materiale sia in buono stato e non vi siano dei fori che possano provare l’uscita incontrollata della polvere. Quindi posizionare la confezione su un piano verticale, in modo da evitare che i fuochi possano cadere al momento dell’accensione”; “non accendere fuochi in contenitori come bottiglie di vetro o materiale fragile, per evitare il prodursi di schegge pericolose. Nel momento in cui si dà fuoco alla miccia, tenere comunque il fuoco lontano dal corpo e in particolare dal volto. E allontanarsi subito”; in ultimo “Mai tentare di riaccendere materiale inesploso o che venga trovato abbandonato per strada”.

BrindisiOggi

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