Bullismo, gli psicologi pugliesi: “Serve prevenzione, e intervenire sul bullismo passivo”

BRINDISI- Aggressione al 17enne , l’ordine degli psicologi: “Un atto orribile aggravato dall’umiliazione del filmato caricato su Instagram”. Il gravissimo atto di bullismo è stato  commentato dal  presidente dell’Ordine degli psicologi della regione Puglia, Antonio Di Gioia. “Il bullismo è un fenomeno sociale, oggi dalle caratteristiche sempre più complesse di quelle che potevamo riconoscere qualche tempo fa. Non ci sono solo il bullo, la vittima e gli spettatori. L’aggressione rappresenta un tentativo di sedare le paure, gli aspetti fobici dell’aggressore si manifestano con l’annientamento della vittima, individuata per caratteristiche di fragilità. Ma l’aggressione di fatto non risolve il problema perché le paure rimangono tali e si ha sempre bisogno di qualcuno su cui proiettarle nel tentativo invano di superarle”. La vittima ha denunciato l’aggressione ai carabinieri, che stanno cercando di verificare la posizione anche di altre persone coinvolte nella vicenda. “Sono cambiati i processi di socializzazione”, aggiunge Di Gioia. “Occorre intervenire subito per non compromettere lo sviluppo e l’integrazione sociale della vittima, ma serve anche prevenire l’insorgere del fenomeno con interventi mirati e che tengano conto del cambiamento del processo di aggregazione e appartenenza ai gruppi. Spesso vi è dietro un intreccio di caratteristiche e problematiche individuali e contestuali ed oggi il rischio è che con l’esposizione e l’amplificazione social si creino occasioni di bullismo passivo”.

“Serve maggiore sensibilità verso questo argomento”, conclude il presidente degli psicologi pugliesi, “a partire dagli ambienti scolastici ed universitari, azioni formative, culturali, sociali e politiche per costruire coscienze e valori e prevenire l’insorgere di personalità antisociali”.

BrindisiOggi

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