Canile comunale a rischio epidemia, scatta l’allarme, cani isolati, bloccate le adozioni

BRINDISI- Canile comunale rischio epidemia, scatta l’allarme attivata  la profilassi: uno degli ospiti del canile comune di Brindisi è affetto da leptospirosi.

Si tratta di una grave malattia del cane, causata da un batterio, la Leptospirosi interrogans ma anche una grave “zoonosi”, ovvero una malattia che colpisce anche l’uomo, potenzialmente fatale se non riconosciuta in tempo. È una delle malattie per cui annualmente si vaccina il cane. Le leptospire si trasmettono sia per contatto diretto che indiretto. Le principali vie di trasmissione diretta sono il contatto con urina infetta (di cane, di topo) da noi serbatoio della malattia), contatto con sangue o per via transplacentare. Ovviamente in condizioni di sovraffollamento, la malattia si propaga maggiormente, anche perché dopo l’infezione i cani guariti eliminano il patogeno nell’urina in modo intermittente per mesi e mesi. Fortunatamente, quando le leptospire sono fuori dall’ospite, non si replicano.

Le principali vie di trasmissione indiretta sono le acque, il terreno,  il cibo e le lettiere contaminate.

Il Comune di Brindisi con una ordinanza ha disposto una serie di provvedimenti urgenti :

 

  • Esecuzione di esami sierologici e controlli sanitari per 1’accertamento dei cani sospetti di infezione;
  • Isolamento e trattamento farmacologico dei cani che all’accertamento risultino infetti o sospetti di infezione;
  • Relazione settimanale da parte del Direttore Sanitario del canile al Servizio Veterinario ASL di Brindisi circa l’andamento epidemiologico della malattia oggetto della presente Ordinanza
  • Pulizia e disinfezione accurata dei ricoveri dei cani e di tutta la struttura; •
  • Divieto di sgambamento;
  • Derattizzazione accurata di tutta la struttura;
  • Divieto di cedere a terzi cani fino a nuova disposizione;
  • Impedire l’accesso ai luoghi, oggetto della presente Ordinanza, a persone estranee alla struttura stessa;
  • Accesso ai box del personale addetto, muniti di idonei dispositivi di protezione;
  • Stoccaggio degli alimenti in locali opportunamente derattizzati e resi inaccessibili ai roditori;
  • Prevenire ristagni di acqua lungo i percorsi del canile.

 

BrindisiOggi

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