Carlo Molfetta: “La mia medaglia per Melissa”

BRINDISI-Ore 22.10 si aprono le porte dell’Aeroporto del Salento, tocca la sua terra il campione olimpico Carlo Molfetta, intorno al collo la sua medaglia d’oro. Ad attenderlo una gran folla di gente, Mesagne accoglie il suo eroe. Assalto di fotografi e reporter, tra cori e striscioni per un ragazzo semplice, con la faccia pulita, che ha regalato dopo mesi di sofferenza un sorriso e una speranza alla sua comunità.

Carlo Molfetta 28 anni porta a casa la medaglia d’oro battendo gli avversari nelle olimpiadi di Londra nel taekwondo, con lui la sua fidanza Serena.  Bambini e adulti a festeggiarlo in aeroporto, c’era papà Eupremio e mamma Mariantonietta, sua sorella Chiara, il sindaco Francesco Scoditti e il presidente del Consiglio Comunale di Mesagne Ferdinando Orsini e poi tanti amici, i compagni della palestra, e cittadini che hanno vissuto attaccati alla tv la sua impresa londinese. Morde la medaglia, emozionato come i grandi campioni, davanti alle telecamere non riesce a dire molto, ma dedica la sua vittoria a Melissa Bassi, la giovane studentessa mesagnese morta nell’attentato del 19 maggio scorso. “Sono andato a Londra- dice Carlo- perché volevo vincere la medaglia d’oro, non una medaglia qualsiasi, ma quella d’oro. E ora la dedico alla nostra Melissa”. Sulla festa in aeroporto si dice sbalordito per tanto affetto. “Sapevo che stavano organizzando qualcosa ma non immaginavo tutto questo- continua il campione-questo pubblico è d’impatto. E io non so cosa dire non sono abituato a tante emozioni”.

Ad aspettarlo all’esterno dell’aeroporto i suoi amici, ognuno sul petto aveva una lettera per comporre la frase: bentornato lupo. E come ogni festa non è mancata la banda, i giovani della scuola media Materdona-Moro hanno intonato l’inno nazionale, momento commovente, insieme a Carlo hanno cantato il sindaco e Orsini.  E poi abbracci, autografi, fotografie, davanti a  papà Euprepio emozionato, anche lui cintura nera di taekwondo, uno sport che la famiglia Molfetta ha nel sangue. “Ci speravamo- racconta il papà di Carlo-  questa volta siamo andati per vincere. Dopo gli infortuni Carlo si meritava tutto questo”.

Il campione torna nella sua Mesagne, in una città che si meritava un po’ di serenità, anche se la ferita resta.  La festa continuerà, il 21  agosto in piazza Orsini, l’Amministrazione comunale ha organizzato una serata per applaudire Carlo, dove tutta la cittadinanza potrà condividere tanta gioia. E’ il cielo di Mesagne questa notte brilla un po’ di più.

Lucia Portolano

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