Carne polacca nelle mense scolastiche, il Comune: “Senza un verbale dei Nas, nessun provvedimento contro la ditta”

BRINDISI- Carne polacca nelle mese scolastiche , il Comune di Brindisi rassicura le famiglie degli studenti: “nessuna norma igienico sanitaria è stata violata”.

Il Comune di Brindisi chiarisce alcuni aspetti della vicenda legata all’operazione dei Nas di Taranto che ha portato a scoprire un illecito nella somministrazione degli alimenti nelle mense scolastiche. Secondo le indagini condotte dei militari la Serenissima, che si occupa della ristorazione nelle scuole brindisine, avrebbe somministrato carne polacca invece di carne italiana contravvenendo alle disposizioni del capitolato d’appalto.

“Circa due settimane fa il Nucleo Anti Sofisticazione dei carabinieri di Taranto ha richiesto agli uffici comunali documentazione relativa al capitolato d’appalto; non è stata un’acquisizione di atti ma una semplice richiesta per verificare i dettagli tecnici del bando vinto da Serenissima Ristorazione mattinata da “controlli di routine”- racconta il Comune- Al Comune di Brindisi non è pervenuto alcun verbale relativo al sopralluogo effettuato dai Nas. Nella giornata di sabato 15 dicembre si è appreso dell’esistenza di un problema relativo all’utilizzo di carni estere per il servizio mensa a dispetto di quanto previsto dal capitolato che invece impone l’utilizzo di carni italiane”.

Sempre nella giornata del 15 dicembre l’amministrazione ha tentato di mettersi in contatto con i Nas che oggi, 17 dicembre, alla richiesta di questo verbale, già in possesso della stampa, hanno risposto negativamente perché “coperto dal segreto istruttorio”. Richiesta avanzata sabato anche a Serenissima che, informalmente, ha spiegato la contestazione delle carni di provenienza polacca ma macellate in Italia.

Nelle scorse ore l’amministrazione ha richiesto alla Procura della Repubblica di avere informazioni più dettagliate al fine di valutare eventuali provvedimenti nei confronti dell’azienda che ha disatteso le indicazioni del capitolato.

“A fronte di questa ricostruzione dei fatti, è utile sottolineare che l’amministrazione può presentare una formale diffida o prendere provvedimenti nei confronti dell’azienda solo sulla base di documentazione, atti di contestazione o verbali che tuttora non sono stati consegnati agli uffici comunali preposti nonostante le richieste. Inoltre il Comune si affida a Nas e Asl, che dispongono dei tecnici competenti, per effettuare controlli così specifici perché rappresentano gli organi competenti- dice l’amministrazione-  Pur avendo effettuato un sopralluogo a sorpresa con la struttura dirigenziale e politica nelle scorse settimane, si precisa che non si è svolta un’analisi approfondita delle materie prime che, in alcun modo, può spettare alla struttura comunale ma di una semplice verifica dello stato dei luoghi relativo ad ordine e pulizia del centro di cottura comunale”.

“Inoltre è necessario evidenziare anche che i Nas, in presenza di circostanze di pericolo o minaccia per la salute degli utenti del servizio, avrebbero potuto intervenire, disponendo per legge degli strumenti di intervento interdittivo d’urgenza, adottando provvedimenti di chiusura o divieto di prosecuzione dell’attività nei confronti di Serenissima- conclude il Comune-  Circostanza che, al momento, nessuno ha ritenuto di mettere in pratica né di informare l’amministrazione e che fornisce un ulteriore elemento di rassicurazione nei confronti delle famiglie che adoperano questo servizio per i loro bambini”.

BrindisiOggi

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