Cattive abitudini che non muoiono mai, nascono i figli ed imbrattano i muri dell’ospedale

BRINDISI- Quelle cattive abitudini che non muoiono mai, il muro del nono piano del reparto ostetricia dell’ospedale Perrino di Brindisi continua ad essere imbrattato a dispetto delle buone regole del vivere civile. La foto che vi proponiamo è stata pubblicata da un cittadino, Cosimo Guercia, sul suo profilo facebook.

Di per sé la notizia non costituirebbe neppure una novità se non fosse per quel perseverare e per quella  totale mancanza di rispetto delle cose comuni. L’Asl continua a ripulire i muri dell’ospedale cercando di dare decoro ad un ambiente pubblico ma i soliti stupidi continuano ad imbrattare ed anche l’annuncio di un lieto evento si trasforma in un atto di inciviltà.

BrindisiOggi

3 Commenti

  1. Perché non avete pubblicato il mio post…in fondo ho chiamato con il loro vero nome questi MENTECATTI IDIOTI che non sanno far altro che distruggere un patrimonio comune.
    Sarebbe corretto rintracciare questi DEFICIENTI e fargli pagare le spese per ripristinare uno spazio pubblico.
    Far finta di niente non serve assolutamente a nulla, questi IDIOTI continueranno ad aumentare.
    IMmaginatevi quando questi bimbi saranno cresciuti e sentiranno i loro genitori che si vanteranno di aver agito in questo modo……cosa faranno secondo voi.
    Non ri risolve più nulla con il dialogo…è arrivato il momento di agire, affinché questo diventi l’esempio per gli altri

  2. Ma una telecamera costerebbe meno che di manutenzione, e magari questi DEFICIENTI MENOMATI ala smetterebbero di trattare le le proprietà comuni come proprie.
    Mi piacerebbe vedere nelle case di questi IGNORANTI se con un cacciavite incidono l’intinaco per scrivere queste cazzate, o se si divertono a scrivere sui muri con l’accendino.
    Siamo proprio un paese di MATTI…..

  3. E’ evidente come sia un’abitudine tollerata se non addirittura favorita. Perchè sarebbe facile individuare gli autori che,scrivendo nome e data di nascita dei piccoli, praticamento ci hanno messo la firma!

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*