Chiusura di corso Garibaldi, Oggiano: “Non basta, bisogna adottare un nuovo regolamento per il commercio”

BRINDISI- Chiusura serale di corso Garibaldi, Oggiano: “La chiusura del corso non basta, bisogna agevolare le attività”. “La chiusura di corso Garibaldi dalle 17 alle 24, seppur in via sperimentale per un mese, pare essere più un provvedimento da dare in pasto a qualcuno che a risolvere il problema. Se qualcuno vuole “cambiare sta storia” deve iniziare a comprendere che per diventare una Città  a misura d’uomo e smart deve capire che la zona dei corsi non rappresenta  il centro storico ma semplicemente la così detta zona commerciale del Centro che merita altri tipi di attenzione per evitarne la inesorabile continua desertificazione” così Massimiliano Oggiano, capogruppo FdI, vice presidente del consiglio comunale di Brindisi interviene sulla chiusura di corso Garibaldi a Brindisi.

“Il vero Centro storico  da pedonalizzare e renderlo turisticamente e commercialmente  appetibile si trova nella zona compresa tra Palazzo Nervegna S. Pietro degli Schiavoni piazza S. Teresa e le Sciabiche; in questa zona ci sono la maggior parte di monumenti chiese piazze storiche musei da visitare; ma per rendere questa zona appetibile necessita di un nuovo regolamento del commercio  appropriato che agevoli  l’apertura di  locali enogastronomici caratteristici piccoli rivenditori di souvenir e dell’artigianato locale-dice Oggiano- Questa è la vera sfida che questa nuova amministrazione deve affrontare se vuole dare un  reale senso alla chiusura al traffico veicolare  del centro che non significa chiudere al traffico i corsi ma pedonalizzare il vero  Centro storico previa una decisa azione di “persuasione” nell’agevolare tutte quelle attività commerciali artigianali ed enogastronomiche necessarie alla sua attrattività Alla ripresa dei lavori proporrò una conferenza dei capigruppo alla presenza dei veri e reali portatori d’interesse sull’argomento in questione”.

BrindisiOggi

1 Commento

  1. Si possono aprire tutte la attività commerciali che vogliamo ma rimane il problema di fondo: nella città c’è povertà. E questa questione si risolve con nuovi posti di lavoro. Io concentrerei le risorse del consiglio comunale a trovare soluzione a questo problema, il resto viene da solo.SAluti.Antonio

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