Con armi da guerra in piazza in pieno giorno rapinano il furgone portavalori, tre arresti

CISTERNINO- Rapina al portavalori fuori dall’ufficio postale di Casalini, a Cisternino. I malviventi con armi da guerra hanno sparato 19 colpi, 17 dei quali avevano colpito il mezzo contenente i soldi. Tutto questo alle 10,30 del mattino nella piazza principale. È accaduto il 13 maggio scorso, i carabinieri della Compagnia di Fasano hanno arrestato tre ostunesi: Mariano Barnaba, Giuseppe Santoro e Francesco Tanzariello. I tre erano già in carcere finiti nell’operazione Cani sciolti portata a termine dalla compagnia dei carabinieri di San Vito dei Nomanni. Il 15 luglio  i Carabinieri della Sezione Operativa del N.O.R. della Compagnia di Fasano hanno arrestato su ordinanza applicativa della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Brindisi e richiesta dalla locale Procura della Repubblica, i tre uomini accusati di rapina pluriaggravata, tentato omicidio pluriaggravato, ricettazione, detenzione e porto di armi clandestine e da guerra.

Gli arrestati, infatti, erano già ristretti nella Casa Circondariale di Brindisi nell’ambito di altro procedimento penale  per reati di natura associativa finalizzata al compimento di reati predatori. Durante la rapina del 13 maggio avevano portato via una sacca con 31mila euro, all’interno del mezzo blindato c’erano circa 17omila euro.  I malviventi  sono riusciti a prelevare dal furgone blindato ben 31 mila euro dopo aver sparato 19 colpi di arma da guerra, 17 contro il mezzo, e due ai pneumatici.

I tre avevano un Kalashnikov, una mitragliatrice Skorpion e un fucile cal. 12 con matricole abrase. Le armi sono state trovate pochi minuti dopo in un tratturo ad Ostuni, erano in un borsone contenente anche i guanti e passamontagna oltre alla borsa dei soldi vuota. Durante l’assalto una delle Guardie Giurate è stata privata della pistola d’ordinanza, anche questa posi ritrovata tra le armi.

Immediatamente dopo la rapina si scatenò, da parte della Polizia Giudiziaria, una vera e propria caccia all’uomo anche mediante il supporto del 6° Elinucleo Carabinieri di Bari. Con le armi ritrovato anche il mezzo, rubato e utilizzato per commettere la rapina. Il successivo sopralluogo condotto dai militari della Compagnia Carabinieri di Fasano e da quelli dalla Sezione Investigazioni Scientifiche di Bari consentì di rilevare sulle armi e sul materiale rinvenuto, tracce di assoluto rilievo investigativo. Tali elementi di natura tecnico scientifica, analizzati poi dal R.I.S. di Roma, sono stati valorizzati dalla parallela attività di indagine “tradizionale”, che coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi,  ha consentito di tracciare, a carico degli indagati, un corposo quanto grave quadro accusatorio. Non solo, gli elementi raccolti, concordanti con quelli rassegnati dai Carabinieri di San Vito dei Normanni nell’indagine “Cani Sciolti”, hanno permesso di contestare agli indagati anche il reato di tentato omicidio pluriaggravato alla luce delle armi utilizzate e dall’indirizzamento del flusso di fuoco diretto ai cristalli del mezzo protetto, evento quest’ultimo non verificatosi solo grazie alla resistenza balistica del blindato e alla manovra evasiva dell’autista dello stesso. Gli arrestati al termine delle formalità di rito sono stati  ristretti nuovamente presso la Casa Circondariale di Brindisi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Nel frattempo si indaga per approfondire la questione del reperimento delle armi da guerra. Un’indagine parallela che segue la rotta balcanica.

Rapina al portavalori vicino all'ufficio postale di Casalini, 19 spari in piazza: arrestate tre persone

Δημοσιεύτηκε από Brindisi Oggi στις Δευτέρα, 20 Ιουλίου 2020

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