Consiglieri assenti, Consales:” Ora basta, dirò alla città chi lavora e chi no”. Video-intervista

BRINDISI-  I problemi non sarebbe all’interno della coalizione di centrosinistra, ma il problema sarebbero alcuni consiglieri che ne fanno parte. Questa in definitiva l’interpretazione fornita dal sindaco Consales dopo il mancato numero legale nel consiglio comunale di oggi che ha fatto sciogliere la seduta e ha portato al ritiro della delibera sull’area mercatale del Casale.

Provvedimento necessario da approvare dopo l’intervento della Corte dei conti  nei confronti dal Comune di Brindisi per i soldi spesi in questi anni per una struttura che non ha mai visto la luce. Il sindaco va su tutte le furie. Decide si sfogarsi con la stampa. Non fa nomi, ma si arrabbia con gli assenti ingiustificati, e quindi è come se li facesse.

In assise mancavano i consiglieri dell’Udc Massimo Pagliara e Antonio Ferrari, Luigi Sergi(Pri) e Carmelo Palazzo, andato via a metà seduta (Impegno sociale).  Assenti giustificati invece Valentino e Elefante(Pd). Il sindaco dice che non è un problema con i  partiti, ma con i consiglieri. Qualcuno avrebbe fatto richieste alle quali il primo cittadino non avrebbe ceduto.

“I partiti dicano- afferma Consales- quanti e quali consiglieri hanno. Non ci possono essere in assise 32 partiti”.  Frase non lanciata a caso, da settimane infatti all’interno dell’Udc ci sarebbero problemi con alcuni consiglieri che contestano le segreterie cittadina e provinciale, non seguendo le linee di partito. Tra questi Pagliara e Ferrari. Problemi atavici nella maggioranza di centrosinistra, trascinati da dicembre quando si consumò la “verifica politica”, a quanto pare mai risolta. Perchè gli stessi consiglieri che allora scalpitavano per un maggior coinvolgimento, chiedendo delle deleghe speciali, ancora oggi appaiono insoddisfatti. I nomi sono sempre gli stessi.

Consales alza la voce e annuncia che da oggi in poi pubblicherà il minutaggio della presenza di ciascun consigliere in assise affinchè la città sappia quanto ciascuno dedica all’attività amministrativa. Non solo,  ma informerà anche dei suoi incontri con ciascun consigliere e quali le richieste. E quando questi convocano la giunta.

Nello stesso tempo non ha alcuna intenzione di dimettersi. “Non mi dimetto- afferma il sindaco- se qualcuno vuole questo allora raccolga 17 firme per sfiduciarmi“. Sfiducia a parte, una cosa è certa se non ci sono i numeri in consiglio come accaduto oggi, gli atti non passano, e l’amministrazione comunale non può continuare a lavorare. Per ora un avvertimento da parte di Consales, che se la prende anche con l’opposizione che questa mattina non ha dato il proprio apporto alla delibera sull’area mercatale del Casale. “E’ colpa loro- continua il sindaco- se è intervenuta la Corte dei conti, per la loro inerzia in questi anni. Avrebbero potuto mostrare un pò di responsabilità”.

Intanto alle 18 si terrà la riunione della maggioraza, il sindaco non ci sarà. “Mi dicessero i partiti- conclude- io non intendo partecipare a nessuna riunione”.

Lucia Portolano

2 Commenti

  1. il Sindaco è obbligato a rendere pubbliche queste cose…specie quanto l’assenteismo provoca rallentamenti nello sviluppo e il crescere della città e società!
    ma come al solito tutti gli appoltronati del comune hanno lo stipendio sicuro e la lingua allenata a difendersi, cosa gli frega a loro che la gente ha perso il lavoro e la dignità…
    tutta la giunta comunale compreso il sindaco, siete dei buffoni!

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