Conti del Comune: “La situazione per ora non è drammatica, ma se dovessimo perdere i contenziosi ci sarà il dissesto”

BRINDISI- L’anno si chiude con ristrettezze e carenze ma la situazione non è drammatica. Almeno per ora. A dirlo è il commissario straordinario Santi Giuffrè, che in conferenza stampa ha illustrato i conti del Comune di Brindisi, così come sollecitato da alcune forze politiche. Conti alla mano il subcommissario Michele Alebrtini ha sdoganato le entrate e le principali uscite dell’ente. Due le situazione emerse: da una parte la presenza di crediti mai realmente entrati nelle casse del Comune ma inseriti anche nei bilanci precedenti, e la presenza di numerosi contenziosi giudiziari, soprattutto di naturale ambientale. “Se il Comune dovesse perdere contro le aziende che gli hanno fatto causa, e  ci sono situazioni molto pericolose- spiega il subcommissario- dovrebbe tirare fuori 50 milioni di euro. Questo significherebbe il dissesto”. Si tratta di tutti i contenziosi con Nubile, Formica Ambiente ed altre aziende per servizi ambientali.

A pesare sui conti del Comune a parte la riduzione dei trasferimenti dello Stato, passati da 16milioni nel 2014 a 13milioni nel 2017, anche tutte quelle tasse tra Imu, Tari, multe, mai pagate nonostante sia stata chiesto la riscossione. A questo si aggiunge tutti i fitti di abitazioni e locali mai incassati, c’è chi non paga da 30 anni. Inoltre per circa 60 abitazioni comunali da quasi 10 anni non ci sono neanche i contratti di fitto.

“La situazione è simile  a tanti Comuni del sud- spiega Giuffrè- ma qui ci sono alcune situazioni che meritano attenzione”.

Per fare un esempio nel 2016 nel bilancio erano previste entrate per l’Imu di 10 milioni di euro, è stato incassato solo circa un milione e mezzo. Non va meglio la Tari. Stessa storia per le multe: 6milioni di titoli esecutivi ma  è entrato poco più di un milione.

Ma se sino a qualche anno fa i residui non creavano problemi, ora le cose cambiano, dopo che il governo ha previsto il Fondo per  i crediti di dubbia esigibilità, come appunto quelli inseriti nel bilancio ma non ancora riscossi. Il Fondo prevede che questi siano coperti almeno per 50 per cento. E per Brindisi su 25milioni di euro di entrate previste (di dubbia esigibilità), bisogna avere almeno una copertura di 12milioni di euro. Che al momento non ci sono. Più passano gli anni più aumentano le percentuali di copertura. Sino ad oggi i bilanci erano stati redatti su crediti non realmente in cassa.

Pesa come un macigno anche  la chiusura della discarica comunale che porta a conferire i rifiuti fuori. Mentre alcune variazioni d bilancio sono state effettuate per coprire  3milioni di euro di debiti per salvare  Multiservizi. La società non sarà liquidata, e secondo la previsione del piano stabilito all’amministratore Palasciano quest’anno si raggiungerà il pareggio, e nel prossimo ci dovrebbe essere un piccolo utile.

Il commissario fa sapere che nel prossimo bilancio del Comune di Brindisi  da approvare a febbraio 2018 non sarà aumentata alcuna tassa, e  non ci saranno tagli ai servizi se non nella misura prevista da leggi regionali.  Ma qualcuno su questo storce il naso visto i tagli all’integrazione delll’assistenza scolastica, con la gara biennale.

A palazzo di città restano comunque seri problemi di cassa, per questo il Comune ha deciso di mettere in vendita i propri beni, inoltre chiederà  alle cooperative di adeguare le rette per il ricovero dei minori alla tariffa nazionale, prevista per 45 euro a fronte di circa 80 euro  attualmente richieste all’ente. Sul fronte tasse è stato chiesto ad Abaco il pugno duro per poter riscuotere quelle mancanti. Di riduzioni per ora non se ne parla. Bisogna pagare quelle che ci sono.

Lucia Portolano

I conti del Comune di Brindisi: "situazione difficile, troppi i contenziosi, e entrate previste mai riscosse"

Nai-post ni Brindisi Oggi noong Huwebes, Disyembre 7, 2017

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