Contrasto al lavoro nero e irregolare, nei guai 16 imprenditori

BRINDISI- Contrasto al lavoro irregolare e al lavoro nero, nel mirino della guardia di finanza le imprese del territorio.  Nei giorni 22 e 23 maggio è stato svolto un piano straordinario di interventi finalizzato a prevenire e reprimere il fenomeno del lavoro “nero” ed “irregolare”, nonché le connesse manifestazioni di illegalità. Il piano, disposto dal Comando Regionale Puglia, si colloca nell’ambito della missione istituzionale del contrasto all’illegalità economica e finanziaria, con lo scopo di tutelare il corretto andamento del mercato del lavoro. Complessivamente sono stati eseguiti  175 controlli, nel corso dei quali sono stati scoperti  191 lavoratori impiegati totalmente “in nero”, oltre a  25 lavoratori la cui posizione è risultata “irregolare”, con la conseguente verbalizzazione di complessivi 82 datori di lavoro. Ben 225 sono, invece, le posizioni lavorative ancora in fase di definizione, per le quali sono necessari ulteriori accertamenti. L’attività ispettiva, condotta trasversalmente nei confronti di diversi soggetti economici, precedentemente individuati a seguito di specifiche “analisi di rischio”, non ha mancato di evidenziare situazioni di particolare rilevanza, come il caso di due imprese manifatturiere dell’area nord barese, ove sono stati individuati complessivamente 15 lavoratori in “nero”, su 15 persone identificate ed intervistate, nel mentre erano intenti nelle loro mansioni. In particolare nella provincia di Brindisi sono stati scoperti, complessivamente, 26 lavoratori “in nero” e 15 “irregolari”, nonché verbalizzati 16 datori di lavoro, operanti nel settore della ristorazione, bar, edilizia, impiantistica, parrucchieri e centro estetico. Ulteriori 11 posizioni lavorative sono in fase di approfondimento. Sono state segnalate 2 imprese (confezioni biancheria e lavori di intonacatura) all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Brindisi, per l’eventuale adozione del provvedimento di sospensione dell’attività.

 

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