Crescono le truffe agli anziani, la polizia: “Non bisogna lasciarli soli”. Ecco come smascherare i malintenzionati/Video

BRINDISI –  “Non lasciare soli gli anziani in questo mondo in cui fanno fatica a vivere è una responsabilità dei parenti, delle istituzioni e di tutta la comunità” introduce così Rita Sverdigliozzi, dirigente della squadra mobile esperta in investigazioni, un incontro di prevenzione truffe e furti in appartamenti.

Il fenomeno dei raggiri ai danni delle persone anziane è in crescita, soprattutto le truffe a chi ha più di 65 anni sono salite alle stelle. È in conseguenza a un caso di cronaca di questi giorni, in cui sono stati denunciati due uomini per tentata truffa ad una coppia di anziani, che la questura di Brindisi ha reputato opportuno rivolgersi alla cittadinanza in merito a questo delicato argomento. “Le tecniche dei malviventi – dice la dirigente della squadra mobile – sono sempre più sofisticate e questo lo evinciamo dall’altissima percentuale di chiamate che arrivano dalle persone anziane che vogliono essere rassicurate da noi. Oggi vogliamo veicolare questo messaggio: chiamate subito il 113 e una pattuglia sarà da voi per verificherà la situazione. Soltanto così riusciremo a prevenire dei reati che hanno un disvalore sociale molto elevato, perché – continua – quando si tratta di fasce deboli è ancora  più riprovevole.”

L’identikit dell’ipotetico truffatore è molto comune. Una persona distinta, ben vestita o con indosso divise false, esibisce tesserini contraffatti, acculturata, si mostra gentile, ma molto insistente. “È molto importante ricordare – ammonisce Giancarlo Nigro, a capo delle volanti – che non bisogna fidarsi di chi si presenta a casa senza aver preso appuntamento tramite avvisi condominiali, poiché tutte le aziende di luce, gas, telefonia, o aziende sanitarie preannunciano il loro arrivo, ma soprattutto sono sempre muniti di un cartellino di riconoscimento. Raccomandiamo sempre di verificare, chiamando le forze di polizia.” È bene ricordare che i truffatori non sono mai da soli e molto spesso possono mettere in scena una vera e propria pantomima in cui il primo che si presenta all’anziano come insistente viene respinto e poi si presenta casualmente un “salvatore” che interviene in difesa dell’anziano, ma che in realtà ha il medesimo scopo del suo complice.  “Un altro genere di truffa molto comune ai nostri giorni è quella in cui si incorre online. – racconta il commissario Vincenzo Leo – Sono sempre di più gli anziani che usano internet e bisogna ricordare a se stessi che la rete può risolvere molti problemi, ma è anche un rischio per chi non è nato in quest’era. Quindi attenzione alle mail sospette, attenzione a siti che vi chiedono di inserire i vostri dati e attenzione alle iscrizioni ai siti che vi chiedono anche dati bancari.”

In linea generale l’attenzione non è mai troppa, è importante stare attenti quando ci si reca presso la banca a versare o ritirare del denaro, non fermarsi mai a parlare con sconosciuti che appaiono particolarmente gentile perché potrebbero avere un complice, non credere a estranei che chiedono soldi per salvare un presunto parente da un debito o per operazioni mediche. Anche avere degli accorgimenti per mettere al sicuro la propria casa da furti è molto importante ed è buona norma quando si parte per le vacanze non pubblicare le foto al momento stesso perché potrebbe essere un segnale di casa inabitata, lasciare sempre una luce accesa quando si esce da casa, svuotare spesso la posta come segno di presenza costante e fare rinforzare gli infissi della finestra. Insomma i consigli della questura di Brindisi per la prevenzione di truffe e furti in appartamento sono molteplici, ma quello più importante e sicuro rimane sempre, in caso d’incertezza, chiamare la polizia che farà immediatamente i dovuti controlli.

Alberta Esposito

Truffe agli anziani, i consigli della Questura, intervista al dirigente della Squadra mobile, Rita Sverdigliozzi

Nai-post ni Brindisi Oggi noong Sabado, Hulyo 20, 2019

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