Dal carcere gli agenti di polizia penitenziaria: “Troppi rischi, si faccia il tampone a tutti”

BRINDISI- Agenti di polizia penitenziaria: “Troppi rischi, si faccia un tampone a tutti”. La segreteria regionale del SAPPE, sindacato autonomo polizia penitenziaria maggior associazione  di categoria, chiede di intraprendere tutte le iniziative necessarie  per la valutazione  ed individuazione della possibile contaminazione  da coronavirus da parte degli operatori della polizia penitenziaria, i quali sono  esposti quotidianamente in violazione  di quanto previsto dall’OMS(ad esempio l’impossibilità di rispettare  la distanza di sicurezza tra persone nonché la grave carenza di dispositivi di protezione),  nell’espletamento delle proprie  attività di  controllo della popolazione detenuta. Il sindacato chiede di  valutare la possibilità di effettuare:

1.    Tampone nasofaringeo orofaringeo a tutti gli operatori della polizia penitenziaria  ed a tutti gli operatori(sanitari e civili) che abbiano contatto giornaliero con la popolazione detenuta;

2.    Tampone nasofaringeo orofaringeo a tutti gli operatori della polizia penitenziaria  e da tutti gli operatori(sanitari e civili) che abbiano contatto giornaliero i detenuti e test rapidi come  l“’Antibody Determination kit” o comunque altri test rapidi autorizzati per lo screening del coronavirus, al fine di campagne di massa.

” L’ importanza di tale richiesta -dicono- è  proprio nell’ evitare che nelle carceri pugliesi possano spuntare focolai che diventerebbero poi  impossibile da gestire,  da un punto di vista sanitario,  di sicurezza  per gli operatori penitenziari tutti e  per le città che ospitano un carcere, nonché per i detenuti stessi”. 

BrindisiOggi

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*