Declassamento dell’Arsenale, Cgil, Cisl, Uil incontrano i dipendenti: “Subito un tavolo nazionale”

BRNDISI- Le associazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil incontrano i dipendenti civili della base navale di Brindisi. Apertura di un tavolo tecnico a livello nazionale per controllare e monitorare il processo di riorganizzazione messo in atto dal ministero, con il declassamento della Maristanav di Brindisi a reparto di Taranto. Questa è la richieste emersa durante l’assemblea, soprattutto alla luce di provvedimenti, frettolosamente emanati, che potrebbero procurare inevitabili ricadute negative sulle dotazioni organiche.

“E’ legittimo, pertanto, porsi degli interrogativi sulla ratio che guida i vertici della Marina Militare se è vero che viene confermata la volontà di investire sul poli Brindisino e  che nel 2018  Maristanav Brindisi dovrebbe avere i requisiti per  essere individuata stazione appaltante ai sensi del D.lvo 50/2016”.

Queste sono le preoccupazioni emerse nel corso dell’assemblea del personale civile Difesa, anche per la circolazione di notizie che vedrebbero anche la Piscina Parodo ed il Campo di Calcio Ciaravolo  transitare  alla Brigata san Marco. Il comunicato specifica che non si vuol fare dell’allarmismo, ma evidenziare il forte stato di preoccupazione manifestato e confermato nel corso dell’assemblea.

“Siamo pronti a discutere con il Comando Marina del piano di riorganizzazione della Base Navale di Brindisi. Ecco perché – si legge nella nota stampa – il 12 Gennaio era stato chiesto all’ ammiraglio Vitiello di  farsi portavoce con lo Stato Maggiore Marina della richiesta di un coinvolgimento delle OO.SS. Nazionali e Territoriali rivendicando il diritto ad una puntuale informativa che continua a mancare”.

Le associazioni sindacali, nella nota congiunta, fanno sapere che resteranno unite in questa lotta al fianco dei dipendenti civili della Base Navale di Brindisi, e che non abbasseranno la guardia su questo polo industriale che “è il più importante della provincia”. Chiedono dunque anche un impegno da parte delle istituzioni nell’interesse socio economico del territorio.

Vanessa Caforio

 

 

 

 

1 Commento

  1. In un altro articolo di qualche giorno fa, su questo foglio, un satrapo nominato della politica locale giurava e spergiurava che non succederà nulla, che l’arsenale sta bene così come sta, bla, bla, bla. Dall’altra sponda, a detta dei sindacalisti, sembra che invece non sia così. In mezzo, i poveri Cristi che non sanno a chi credere. Qualcuno, anzi, abbastanza, crederanno che da una parte vi è il solito politico che fa demagogia ed emette proclami trionfalistici e dall’altra i sindacalisti che si strappano le vesti per difendere i lavoratori.Purtroppo, non è così. E’ solo manfrina, fanno entrambi parte della stessa “organizzazione” : il REGIME. Lo squagliamento delle infrastrutture brindisine è già stato deciso , di comune accordo, nelle oscure stanze romane: è solo questione di tempo, è solo questione di dar via alla disintegrazione facendo finta che ci si strugge per la comunità. Ragazzi, fatevene una ragione: è così. Gufismo? Allora ricordatevi cosa è successo , per esempio, per Aeronavali , cosa sta succedendo per Agusta, e tanti altri episodi del passato più o meno recente. Domandiamoci invece: quando raggiungeremo il fondo dell sfacelo assoluto? O forse ci siamo già…….

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