Disoccupazione giovanile: “E’ il frutto di scelte politiche ed economiche”

INTERVENTO / Sicuramente, la disoccupazione, specie quella giovanile non sono piaghe bibliche ma frutto di determinate scelte politiche ed economiche susseguitosi nel corso degli ultimi 20 anni. I dati che ci vengono presentati oggi, credo dimostrino che la tanto osannata “flessibilità” nel mercato del lavoro si traduce in semplice “precarietà” e genera disoccupazione e incertezza lavorativa ed esistenziale.

D’altro canto, vi è la necessità nel nostro paese di considerare università e ricerca delle priorità, alzando gli investimenti in questi settori e costruendo quindi personale qualificato – ricordo che il numero di laureati in Italia è tra i più bassi d’Europa e non rispetta gli impegni presi a livello Europeo – e allo stesso tempo il tessuto lavorativo per poter spendere le proprie competenze in un mercato del lavoro maggiormente qualificato.

Senza una programmazione di investimenti a lungo termine che sappiano connettere il mondo della formazione con quello del lavoro, il problema della disoccupazione giovanile resterà una questione intrinseca al sistema stesso che le politiche stabiliscono. Altro passaggio fondamentale credo stia nello sviluppo di un sistema di welfare che sappia stabilire le giuste condizioni sociali, che generino pari possibilità di accesso a servizi e ai più elevati gradi di istruzione a tutti. Questo investimento sul sistema di welfare non può non passare da una riforma strutturale che cambi un sistema oggi ancora eccessivamente familista e assistenzialista.

La risposta sta nella formazione di un reddito di cittadinanza e di un reddito di formazione, entrambe misure necessarie per stabilire a tutti le condizioni di autodeterminarsi senza limitazioni legate alle condizioni economiche. Perchè non vi è democrazia senza libertà e una vita degna passa dalla possibilità di accedere liberamente a servizi pubblici, istruzione, canali culturali  e altro.

Finchè tutto ciò rappresenterà oggettivamente un privilegio e non un diritto garantito a tutti non si stabiliranno mai le condizioni sociali per garantire  benessere, pari opportunità, una equa distribuzione delle ricchezze e quindi risolvere in parte la crisi economica.

Giulio Gazzaneo, responsabile Uds Brindisi

1 Commento

  1. E’ interessante e incoraggiante che i giovani, studenti e non studenti, si facciano sentire. La loro presenza sembrava depauperata e contaminata da un ventennio ossessionato da media che hanno diffuso trasmissioni televisive fuorvianti, becere e mentalmente inquinanti. Però, sarò nozionista ma, mi preoccupa un po’ uno studente che nella prima frase del suo intervento, commette due errori di sintassi. Del resto, devo dire che Masaniello era analfabeta.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*