Divisioni in Ncd, lotta tra Bari e Brindisi, Epifani: “Non possono decidere da fuori”

BRINDISI- La rottura all’interno di Ncd Area popolare in queste amministrative di Brindisi si trasforma in una lotta tra Brindisi e Bari. Cassano, coordinatore regionale, rimasto l’unico a dirigere il partito a livello pugliese dopo le dimissioni di Massimo Ferrarese nominato presidente di Invimit, ha delegittimato la segreteria brindisina, dopo che il coordinatore Giampiero Epifani ieri ha partecipato al tavolo con la nuova coalizione di centro. La risposta di Epifani non si fa attendere. “ Eravamo sicuri che da un momento all’altro il tentativo silente di pilotare da Bari le prossime elezioni amministrative a Brindisi si sarebbe rivelato- scrive Epifani- dopo essere stato nascosto per settimane dietro una maschera di falsità e patetiche rassicurazioni. Oggi questa arroganza politica si manifesta in tutta la sua gravità con la scelta di commissariare il nostro partito, nella nostra città, confermando l’esistenza di un progetto per delegittimare l’autonomia politica di Brindisi e farla diventare un’appendice di quella barese.”

“Noi non lo consentiremo- aggiunge il consigliere comunale uscente- e spiegheremo al nostro leader nazionale Angelino Alfano quali sono i disegni che il coordinamento regionale sta tentando di portare a termine per distruggere, così come ha fatto a Bari e a Taranto, con l’unico obiettivo di dimostrare la titolarità di un ruolo per il quale dimostra ogni giorno di più di non possedere la giusta lucidità e la necessaria obiettività. Noi continueremo a lavorare nel solco di ciò che in Puglia è stato costruito da Massimo Ferrarese e a livello nazionale da Alfano. Purtroppo le dimissioni di Ferrarese dal coordinamento regionale, per il ruolo istituzionale ricoperto, hanno lasciato il nostro partito nelle mani di chi considera i princìpi democratici una fastidiosa appendice. Ma non si usa un partito come un ring di pugilato e glielo dimostreremo. Brindisi resta dei brindisini e l’arroganza rimarrà fuori dalla nostra porta.”

BrindisiOggi

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