Don Ciotti a Sant’Elia: “I nuovi poveri di oggi sono i giovani, la droga è tornata più di prima”

BRINDISI – “Diffidate dai navigatori solitari, solo il noi può realmente smuovere le cose, dare coraggio e portare il bene”. Don Ciotti, il prete della strada fondatore di Libera, questa mattina al quartiere Sant’Elia  Brindisi per parlare ai giovani e alla comunità in occasione del ventesimo anniversario della morte dei finanziari Toni Sottile e Alberto De Falco, che persero la vita mentre erano a lavoro. Ammazzati dai contrabbandieri durante un inseguimento. Da quel giorno cambiò la storia di Brindisi. Lo Stato reagì con tutte le sue forze e anniento il contrabbando di sigarette, che per anni aveva inquinato l’economia e il sistema sociale di una città. Don Ciotti ha celebrato la messa della domenica all’aperto nel campetto di parco Buscicchio, c’erano diversi cittadini ed anche i bambini della scuola di Sant’Elia, un quartiere di periferia con un alto tasso di disagio sociale. Ma è proprio qui che è nata la prima cooperativa di comunità della città di Brindisi. Scuola, parrocchie e cittadini si sono messi insieme per creare servizi e aiutare gli altri. Tra le prime iniziative è stato attivato il servizio gratuito di dopo scuola per i bambini del quartiere, ma i progetti in cantiere sono tanti.

Don Ciotti a Sant'Elia per ricordare Sottile e De Falco:"la droga è tornata più di prima, i nuovi poveri sono i giovani ormai" impoveriti"

Δημοσιεύτηκε από Brindisi Oggi στις Κυριακή, 23 Φεβρουαρίου 2020

Don Ciotti si rivolge soprattutto ai giovani. “Sono i nuovi poveri – dice – perchè i giovani oggi sono “impoveriti””. Poi un monito sulla droga. “La droga è tornata più di prima – aggiunge – il problema è che oggi se ne parla molto meno. La droga toglie la vita giorno dopo giorno”. All’iniziativa era presente anche la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Sant’Elia Lucia Portolano.

“Grazie don Ciotti – ha detto la preside – per averci sollecitato al coraggio di avere più coraggio”. Alla fine della manifestazione il prete ha benedetto due querce che erano state piantate in giardino in ricordo dei due finanzieri. La chiusura è stata animata dai bambini della scuola elementare che hanno fatto volare dei palloncini  insieme a dei loro pensieri in segno di libertà e di legalità. Perchè anche i segni nella vita sono importanti.

Sant'Elia contro la Mafia con don Ciotti:"il coraggio di avere più coraggio"

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