Droga alla “San Vito bene”, 5 arresti

SAN VITO DEI NORMANNI-foto-operazione-coyoteLa chiamano come l’antidolorifico Oki, oppure birra ed anche panini, bacio, gelato,  ma in realtà si trattava di droga. Cinque uomini di San Vito dei Normanni sono finiti in manette, accusati di fornire il mercato della droga di San Vito. Tra gli assuntori anche i figli della San Vito bene. Ai domiciliari: Gianfranco Martino, 35 anni, Cosimo Nigro 38 anni, Noel Vergine 38 anni, Giuseppe Macchitella 25 anni, Andrea De Palma 22 anni, tutti di San Vito dei Normanni.

 

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L’indagine trae origine dall’arresto dei carabinieri di San Vito di due degli indagati, Macchitella e De Palma,  avvenuto il 26 marzo 2016, per detenzione ai fini di spaccio, poiché trovati in possesso di undici grammi di “cocaina”.

Da qui le intercettazioni telefoniche e ambientali che permettono di costruire il traffico. Da dove arrivasse ancora non è chiaro. Si tratta di cocaina, hashish, marijuana e metadone. Lo scambio avveniva in campagna, veniva lasciata tra i muretti a secco. Erano gli stessi assuntori ad avvertire i pusher se c’erano movimenti sospetti dei carabinieri attraverso messaggi e whats App.  Subito chiara un’intensa attività di spaccio, in modo particolare di vendita di “cocaina”.  Nel corso delle intercettazioni gli  indagati utilizzavano un linguaggio criptico, “hai una bustina di Oky” oppure “ci vediamo per una birra” ovvero “portami due panini”, “a quanto devo vendere i biglietti della festa” e ancora “portami un gelato” “dammi un bacio”.

Nei vari sequestri operati si è avuto modo di sequestrare diversa sostanza stupefacente, 110 grammi circa di “cocaina”, 100 ml. di metadone, svariate dosi di “hashish” e “Marijuana”, documentate circa 1100 cessioni, per un importo complessivo stimato pari a € 150mila euro.

Sono stati inoltre deferiti in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria, due soggetti, nonché segnalati per violazione amministrativa 10 assuntori.

Tra gli assuntori si è constatato la presenza di liberi professionisti, imprenditori, commercianti, anche i giovani rampolli di alcune delle famiglie benestanti.

 

 

 

BrindisiOggi

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