Droga nella cameretta del figlio e in cucina, arrestato 32enne

BRINDISI- Nascondeva la droga nella stanza dei giochi del figlio, arrestato 32enne.  Nell’ambito dell’operazione di ieri che ha portato all’arresto di 6 soggetti su ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Brindisi su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha visto nella fase esecutiva l’impiego anche di un elicottero del 6° Elinucleo CC di Bari, dei Carabinieri del Nucleo Cinofili di Modugno (BA) e dei Carabinieri del neo costituito Squadrone “Cacciatori” del Gargano, i militari della Compagnia di Brindisi, nel corso della perquisizione domiciliare nei confronti di Cosimo Damiano Laporta, 32 anni di Brindisi, destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere per concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante specifica di averne commercializzato ingenti quantità, hanno rinvenuto 158 grammi di marijuana in uno zaino collocato nella camera dei giochi dei figli conviventi di 8 e 4 anni. Sono stati rinvenuti altri tre grammi di marijuana occultati nella credenza della cucina ed un bilancino di precisione nella medesima credenza nonchè 680 euro in contanti, verosimilmente provento di spaccio atteso che non è stata fornita alcuna motivazione circa il possesso. Laporta nascondeva anche un proiettile cal. 7,65 nascosto in un arredo della cucina. Tutto il materiale in suo possesso è stato quindi sottoposto a sequestro e il 32enne, espletate le formalità di rito, è stato tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio nonché possesso abusivo di munizioni ed è stato condotto presso il carcere di Brindisi.

Nel corso della stessa operazione, è stato deferito sempre per possesso abusivo di munizioni anche Cesare Iaia,  43 anni, di Tuturano, anche lui destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere per concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso della perquisizione i Carabinieri hanno rinvenuto 4 proiettili cal. 38 che erano nascosti in un portasapone a muro all’interno di un garage.

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