“Elezioni provinciali, da domani si cambia, nessun gettone per la casta”

INTERVENTO/Tra poche ore i consiglieri comunali del nostro territorio verranno chiamati ad eleggere quello che sarà con molta probabilità l’ultimo presidente della provincia di Brindisi e l’ultimo consiglio provinciale. Le polemiche come sempre non mancano quando nella nostra nazione si cerca di cambiare davvero qualcosa ed in questo caso non si sono fatte attendere. Si parla di metodo elettivo antidemocratico, di casta politica autoreferenziale, di miope rincorsa al potere. A queste polemiche vogliamo rispondere che appena due anni fa si parlava di accorpamento della nostra provincia a quella di Taranto e si tenevano consigli comunali monotematici con ordini del giorno che votavano a favore della confluenza del nostro territorio in quello della provincia di Lecce. Oggi tutto questo è messo alle spalle nel nome di un imminente azzeramento di questo ente intermedio. L’azzeramento non può purtroppo essere immediato in quanto necessita di una modifica costituzionale sostanziale che non si può apportare per decreto Legge ma che ha bisogno di tempi più lunghi. Intanto si doveva pur cominciare e noi stiamo cominciando a farlo davvero dopo tante chiacchiere. Vogliamo sottolineare come “la casta” che verrà eletta non beneficerà di nessun gettone di presenza. Che pur continuando a gestire per qualche altro mese  le strade provinciali, i trasporti pubblici e le scuole medie-superiori lo dovrà fare con budget molto ridotto che sarà indirizzato al massimo alla gestione della ordinaria amministrazione. Quindi niente appalti agli amici degli amici e niente assunzioni di favore. Infine a chi polemizza sul fatto che i cittadini della nostra provincia non vengono chiamati in prima persona a scegliere il loro presidente rispondiamo che il voto popolare non viene coinvolto nemmeno nella ben più importante elezione del presidente della Repubblica. Pertanto cerchiamo di essere costruttivi e non disfattisti. Sforzandosi di cambiare si potrà anche commettere qualche errore di stile o di sostanza ma si tenta almeno di portare il paese fuori dal guado. Lasciando le cose come stanno si condanna la nostra nazione ad un inesorabile definitivo declino.

 Salvatore Valentino

Consigliere comunale PD

2 Commenti

  1. Nella conversione in legge del Dl Pubblica amministrazione del 7 agosto 2014 è stata inserita una postilla (all’articolo 23, comma 84 del paragrafo f-bis) grazie alla quale le Province, mai abolite e tuttora attive, dovranno continuare a erogare ricchi rimborsi spese a consiglieri e a presidenti peraltro non più eletti ma nominati dalla politica stessa”.

    Senatrice barbara LEZZI

  2. Mai,non crederò’ mai che un politico assolvi un compito “A GRATIS”.Vedrete che troveranno il modo per far uscite “il caffè’ pagato” anche da li. Ormai sono talmente diffidente di queste persone che mi sembrerebbe strano vedere un politico assolvere ad incarico in modo gratuito.La stessa corsa verso la Presidenza,gli accordi in disaccordi,gli altri accordi con altri in disaccordo cosa vi fanno pensare? AL POTERE E DIETRO IL POTERE c’e’ sempre stato il business.Sarebbe stato meglio chiudere tutto,delegare le funzioni alle Regioni e comuni,distribuire il personale fra Regione,comune,tribunale ecc (perché’ li mancano ) e chiudere il palazzo,anzi farne una scuola,un doposcuola,un centro anziani,un qualcosa di veramente utile ai cittadini!

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