Emergenza crimine, Adoc: “Criminalità e famiglie in affanno, Brindisi non merita di finire così”

BRINDISI – “Sparatorie nei quartieri periferici ed in pieno centro, rapine, disoccupazione, famiglie in affanno…Una città cui nessuno ha mai regalato nulla, una città che ha accettato di tutto non merita di finire così”. E’ quanto si legge nel comunicato stampa di Adoc Brindisi dopo gli ultimi avvenimenti criminosi verificatisi nel capoluogo brindisino.

Una sparatoria di venerdì sera in pieno centro e in mezzo alla folla. Due persone a bordo di una motocicletta sfrecciando tra la gente, uno ha una pistola in mano, punta l’obiettivo e spara. Un 23enne, Yuri De Paola resta ferito, ma per fortuna non in maniera gravissima. Il proiettile lo ha colpito su un fianco e si trova ricoverato presso l’ospedale Perrino.

La tabaccheria dopo l’esplosione dell’ordigno

Due giorni prima una bomba ad alto potenziale è stata fatta esplodere contro la rivendita di tabacchi in piazza della Vittoria, sempre in pieno centro cittadino. Ormai è emergenza criminalità.

“Brindisi, lo Stato e Noi. – continua Adoc – Non è possibile tornare sugli stessi argomenti e accorgersi che, anno dopo anno, precipitiamo in un miserevole degrado. È forte la tentazione di addossare ogni colpa allo Stato ma, riflettiamo, cos’è che arma la mano di un giovane? Cos’è che lo strappa agli studi e alla famiglia?… La mancanza di opportunità di lavoro, un tessuto sociale malato, la mancanza del “Tempo Futuro” nelle coniugazioni dei ragazzi di Brindisi”.

Giuseppe Zippo, presidente Adoc

“Si fa un bel gran parlare delle ricchezze storiche, paesaggistiche e naturali della città ma se niente decolla aumenterà sempre di più la manovalanza giovanile per la criminalità. Quante volte ci ripetiamo <<cosa ci manca per essere grandi>>?… Ci manca l’amore per la nostra città, ci manca la sensibilità per capire che i ragazzi che si diplomano non vedono l’ora di scappar via, ci manca il rispetto per noi stessi come cittadini e la capacità di capire che lo Stato parte da NOI. Partiamo da NOI, allora, preoccupiamoci del nostro vicino, del nostro quartiere, diffondiamo con l’esempio la cultura della legalità, togliamoci di dosso la nomea del “brindisino invidioso” del “brindisino preoccupato solo del proprio orticello” e ciascuno, nei limiti delle proprie possibilità, facciamo qualcosa, un gesto vero e concreto, per la città che tutti dichiariamo di amare”.

“Oggi abbiamo 5 candidati Sindaci di spessore culturale e professionale, uomini che hanno molto probabilmente conosciuto realtà cittadine fiorenti, efficienti, accattivanti per i giovani e attraenti per gli investitori: non misuratevi denigrandovi gli uni gli altri: questo fa troppo “brindisino” nel senso deteriore, ma misuratevi coniugando il “Tempo Futuro”…è questo che fa “brindisino” nel senso migliore del termine e poi, eletto un Sindaco, per favore, dimostrate insieme di amare davvero Brindisi, in nome di tutti i suoi figli” conclude Giuseppe Zippo, presidente Adoc Brindisi.

Intanto, stamane si è svolto un vertice in questura e sono state disposte misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza. Il tutto in stretto contatto con il prefetto,Valerio Valenti, che ha convocato il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica per il prossimo martedì 22 maggio alle ore 9.30.

Mar.De.Mi.

 

 

 

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