Fondi Transizione, 5Stelle: “Rossi non faccia proclami e si impegni affinchè Brindisi sia candidata”

BRINDISI – “Che il sindaco Rossi stia vivendo un momento di estrema confusione, ormai è più che evidente, ma sulla questione dei fondi del Just Transition Fund occorre fare chiarezza nel rispetto delle aspettative della nostra comunità”,  ad affermalo sono i consiglieri comunali del movimento 5Stelle Motolese, Serra e Paolo Le Grazie e il consigliere regionale Bozzetti.

“Il primo cittadino oggi ha annunciato trionfalmente l’aumento dei fondi, spiegando che così anche Brindisi potrà rientrare nel programma – affermano – E addirittura ha ringraziato un europarlamentare del PD per l’impegno profuso. Peccato però che nulla sia stato ancora realmente deciso, e questo prima di tutto dovrebbe saperlo proprio l’eurodeputato. Quello che è stato annunciato oggi é infatti solo la proposta avanzata dalla Commissione Europea che costituisce di certo un passo importante nel raggiungimento dell’obiettivo comune, ma soprattutto è in linea con quanto da noi richiesto attraverso le proposte emendative dei nostri europarlamentari del M5S Furore, D’Amato e Gemma. Adesso però bisogna attendere la decisione finale, frutto della negoziazione tra Consiglio, Parlamento e Commissione Europea, ricordiamo al Sindaco e all’eurodeputato smemorato prima di annunciare l’aumento del fondo, permettendo così a Brindisi di poter rientrare. Nel frattempo il Sindaco invece di fare annunci s’impegni, come sta facendo a tutti i livelli il M5S, affinché il Governo possa candidare il territorio brindisino sulla base di progettualità che arrivino dal territorio concrete e realizzabili nel medio/breve termine, serve infatti una programmazione che avvenga per tempo per non farsi trovare impreparati”.

Il Fondo per una giusta transizione è stato creato per supportare azioni di riqualificazione nell’ambito della transizione verso un’economia verde a zero emissioni, come previsto dal Green Deal che la Commissione Europea ha varato.

“Parliamo di risorse indispensabili – spiegano i consiglieri – in vista anche della riconversione della centrale Enel, che ha comunicato la conferma della dismissione di uno dei suoi 4 gruppi a partire da gennaio 2021 grazie all’autorizzazione rilasciata l’altro giorno dal ministero dell’Ambiente e su cui avevamo lavorato sinergicamente per ottenerla. Salvaguardare i livelli occupazionali e dare nuove prospettive di sviluppo attraverso progetti che vadano nella direzione delle energie rinnovabili per una riconversione economica del territorio é sempre stato il nostro modus operandi. Già una volta sono stati i nostri europarlamentari a dover sopperire alla mancanza del Governo ed in particolare del ministro per il Sud Provenzano per non aver inserito l’area di Brindisi nell’informativa inviata alla Commissione Europea. Non si può ripetere un errore simile. Rossi invece di continuare a fare melina con il suo compare Emiliano, per una volta ci stupisca e lavori seriamente ed in sinergia con tutti per presentare alternative concrete al territorio”.  

 

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