Fotografa ragazze nel centro commerciale, denunciato 23enne

BRINDISI – Fotografa ragazze minorenni al centro commerciale, denunciato brindisino di 23 anni. E’ accaduto ieri a Brindsii.   I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana al termine degli accertamenti hanno denunciato in stato di libertà un 23enne del luogo per il reato di “molestie aggravate”. I fatti sono accaduti nella giornata di ieri quando 2 amiche un’italiana e un’inglese con le rispettive figlie in totale 5 persone si sono recate in un centro commerciale per effettuare alcune compere. All’interno dell’attività il gruppo si scinde, le due signore si recano verso il banco dei salumi, mentre le 3 ragazze tutte minorenni una italiana di 14 anni e le due sorelle di nazionalità britannica di 15 e 17 anni girovagano all’interno della struttura, quando ad un certo punto raggiungono le rispettive madri alle quali in maniera trafelata rappresentano che si erano accorte che un ragazzo aveva fotografo più volte il loro fondo schiena inviando sicuramente le foto con l’applicativo WhatsApp ad altra persona. Il gruppo messosi alla ricerca del ragazzo lo ha rintracciato ed invitato nell’ufficio del direttore del centro per chiarire i contorni della vicenda, nel frattempo è sopraggiunta una pattuglia di Carabinieri chiamati nell’occasione. Il giovane ha ammesso di avere scattato le foto e si è mostrato disponibile alla cancellazione. Nella circostanza è stato sentito anche l’amico del ragazzo al quale erano state inviate le foto che ha in sostanza confermato il racconto aggiungendo che le foto non sono più visualizzabili sul suo cellulare poiché cancellate dall’autore. Riguardo alla vicenda non unica nel suo genere, si è espressa in una recente sentenza del marzo 2018 la Corte di Cassazione che a tal proposito ha ribadito che: “… fotografare le persone rientra tra quei comportamenti astrattamente idonei a suscitare nella persona direttamente offesa, ma anche nella gente, reazioni violente o moti di disgusto o di ribellione, che influiscono negativamente sul bene giuridico tutelato che è l’ordine pubblico e può dunque costituire molestia o disturbo. Ciò che viene punito dal reato di molestie è l’interferenza momentanea nella tranquillità del privato, indipendentemente dalla percezione del soggetto fotografato, sicché la tutela penale viene accordata anche senza e pur contro la volontà delle persone molestate”. 

BrindisiOggi

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