Fratelli d’Italia alla Croce Rossa: “In questa crisi donare indumenti usati è segno di realtà”

INTERVENTO- Ha fatto discutere l’intervista realizzata alla presidente provinciale della Croce rossa italiana Alessandra Palmisano Peccerillo sulle motivazione per le quali l’associazione che opera in campo internazionale accetta solo la donazione di indumenti nuovi per affrontare le varie emergenza, l’ultima in ordine di tempo l’arrivo tre giorni fa a Brindisi di oltre 700 immigrati. In molti hanno criticato la scelta e le ragioni.  Riceviamo e pubblichiamo integralmente la nota di Luciano Cavaliere, dirigente nazionale Fratelli d’Italia.

“In merito alla nota pubblicata dal presidente del comitato provinciale della Croce Rossa di Brindisi sul l’invito fatto ai brindisini nel donare abiti nuovi per i migranti sbarcati in questi giorni sulle nostre coste, mi sento in dovere di sottolineare che proprio per rispetto di quei brindisini, che in un momento in cui l’Italia fatica a dare un futuro ai sui giovani, non riesce a ridare un posto di lavoro a chi lo ha perso, vede sempre più anziani rovistare fra i rifiuti dei banconi di frutta e verdura, in momento in cui, cara Presidentessa, molti brindisini si recano nei mercati per acquistare indumenti usati, il suo appello é uno schiaffo in faccia alla miseria. Proprio lei ha sottolineato che “dovrebbero avere tutti gli stessi diritti, le stesse opportunità e lo stesso rispetto”, ci aggiungerei anche doveri ma questa é un altra storia, proprio per questo non c’è nulla di scandaloso nel donare indumenti puliti, integri ma usati e se per lei non é segnale di civiltá per me é segno di realtà. Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensa in merito il presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana.”

BrindisiOggi

2 Commenti

  1. Il problema e’ solo delle persone addette che assumono iniziative non autorizzate.Da che mondo e mondo gli abiti usati sono sempre stati consegnati per questi scopi,altrimenti,visto che non possono prendere denaro,diamo dei buoni acquisto presso i negozi di brindisi.Agevoleremmo anche il commercio in questa città’!

  2. Anke quando sono arrivati gli Albanesi , se vi ricordate , abbiamo portato indumenti e scarpe usate , non vedo dov ‘è il problema .

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