Galati si dimetta da Energeko, nella sua relazione accuse forti contro la società partecipata

BRINDISI – Si dimette l’amministrare di Energeko, Antonio Galati. Lo fa sapere con una nota il Comune di Brindisi in cui si legge: “Tale decisione – scrive Galati – deriva da situazioni di natura personale che non mi consentono più di assolvere agli impegni richiesti da tali funzioni”. Ai sensi nella normativa del Codice civile, Galati dovrà restare in carica fino alla sua sostituzione. A tal proposito l’amministrazione comunale in questi giorni pubblicherà un bando pubblico per reperire il nuovo amministratore della società. Nel frattempo, avendo Galati rassegnato le dimissioni anche da responsabile tecnico della Energeko, l’amministrazione incaricherà un tecnico comunale per la copertura della posizione. L’ingegnere era stato nominato dalla gestione commissariale, poi riconfermato dalla giunta Rossi e svolgeva il suo incarico in maniera gratuita. Solo qualche giorno fa aveva consegnato all’amministrazione Rossi una relazione in  cui si facevano una serie di accuse in merito ai metodi e al personale della società partecipata. Il contenuto della relazione è stato reso pubblico dal segretario cittadino di Idea Claudio Niccoli che aveva sollecitato il sindaco Rossi e lo stesso Galati ad andare in Procura. Nella relazione si leggeva: “Energeko è nata 18 anni fa in un contesto legislativo , che a pari  delle altre circa 5000 partecipate consorelle, consentiva All’Amministrazione Comunale dell’epoca  di disegnare una triplice mission: fornire poltrone retribuite di sottogoverno della politica locale e/o ai portatori di voti, assegnare appalti senza gara nello svolgimento di compiti istituzionalmente demandati al soggetto pubblico e, per quanto attiene al tema specifico di questo paragrafo, assumere personale senza concorso.  Il personale Energeko non sfugge a questo marchio d’origine , nessuno dei 15 dipendenti (tra cui un’addetta alle pulizie part-time per due ore alla settimana ,peraltro a libro matricola-sic) ha superato un concorso o almeno una selezione pubblica ,essendo legati da vincoli di parentela  o sodalità a personaggi politici del tempo,alcuni dei quali ancora direttamente o indirettamente attivi e a cura degli stessi a suo tempo inseriti in organico”.

BrindisiOggi

 

 

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