Guardie particolari giurate, l’allarme dell’Agri: «Sempre sotto pressione e poco tutelati, si intervenga subito»

BRINDISI – «Ci domandiamo come possano fare gli addetti al trasporto valori che devono alzarsi alle 5 per  rientrare alle 20, sotto pressione per il tipo di servizio, per la responsabilità del carico trasportato e sotto la continua tensione e usura psicofisica di vivere gran parte della vita sulla strada, in continua ansia? Come si possono coprire i servizi antirapina presso le banche, partendo alle 6.30 e rientrando dopo 10 ore, venendo pagati soltanto per 7? Come si può dare sicurezza svolgendo un servizio di vigilanza  senza avere un contatto radio diretto con la centrale operativa? Come si può dare sicurezza senza che l’amministrazione fornisca la dovuta strumentazione? Come fanno alcune guardie giurate a recuperare il materiale se alcuni istituti hanno spostato i loro uffici in altre province? Come si fa a dare sicurezza se la pianificazione dei servizi è funzionalmente squilibrata tra chi svolge solo servizio diurno e solo servizio notturno? Come fanno le guardie giurate a rimanere equilibrate in un ambiente di lavoro teso, con continue richieste di straordinario,  continui cambi di turno o con le ripetute ispezione del personale preposto?».

Sono questi i quesiti posti dall’Agri, l’associazione guardie riunite d’Italia, sulle difficoltà che, ogni giorno, i vigilantes operanti sul nostro territorio si trovano ad affrontare. «La realtà – si legge nel comunicato dell’associazione – evidenzia un settore che va a discapito del prodotto offerto, la sicurezza, attraverso il dumping, una pratica commerciale usata per conquistare fette di mercato ai danni della concorrenza. I prezzi offerti sono sempre inferiori e dettati da nuovi attori di mercato, i network. Si aprono, così, criticità inerenti gli aspetti contrattuali, gli appalti, i passaggi di personale, i ribassi, gli oneri previdenziali e i crediti vantati verso il privato e nei confronti della pubblica amministrazione che provocano una crisi di liquidità e debiti verso i fornitori e verso gli addetti ai lavori. La categoria più colpita è quella delle guardie particolari giurate che negli ultimi mesi hanno visto calare il proprio numero in favore della mobilità, hanno visto scendere gli importi delle loro buste paghe con mancati riconoscimenti contrattuali, ritardi nella corresponsione degli stipendi e, in alcuni casi, negazione della canalizzazione bancaria, costringendo i lavoratori a recuperare le proprie spettanze fuori provincia e a proprie spese».

I responsabili dell’associazione di categoria, infine, rivolgono il loro appello a chi potrebbe fare qualcosa per invertire una rotta che, se proseguita, risulterebbe disastrosa per il settore della sicurezza. «Non ci rimane che rivolgerci alle forze politiche affinché facciano le dovute pressioni agli organi competenti e all’opinione pubblica per prendere coscienza che un servizio troppo conveniente economicamente non è segno di buona qualità. Ci rivolgiamo, inoltre, a tutte le forze sociali, consigliando una contrattazione territoriale che preveda la tutela della categoria delle guardie particolari giurate».

BrindisiOggi

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