Guerra nel Movimento 5 Stelle: in 70 firmano un documento contro Bozzetti e lo mandano a Di Maio

BRINDISI- ( da Il7 Magazine) “La realtà del Movimento 5Stelle a Brindisi è seriamente compromessa”. Questa è la sintesi di un documento che è stato recapitato allo stato maggiore dei grillini da un gruppo di una settantina di aderenti e simpatizzanti brindisini raccoltisi spontaneamente a seguito del risultato elettorale, dove il partito di Di Maio si è qualificata prima forza politica in città ma senza arrivare al ballottaggio. Tutto questo dopo il 52 per cento sfiorato solo tre mesi prima durante le elezioni politiche, una debacle che a molti simpatizzanti non è andata giù. Tanti i delusi che ora cercano le cause della sconfitta politica in una Movimento che in città si è sempre distinto per le divisioni interne.

“Due meet up – si legge nel documento – si sono scontrati in una guerra intestina fratricida. La domanda viene spontanea: come mai? Il reggente, Gianluca Bozzetti, eletto nel 2014 (grazie al Movimento nazionale) sconosciuto dai brindisini, ha occupato una poltrona alla Regione Puglia, con il formale intento di lavorare per l’interesse di Brindisi. Dopo quattro anni se si chiede a molti brindisini se conoscono il consigliere 5 Stelle Gianluca Bozzetti, ci si rende conto che pochi lo conoscono”.

Secondo questo documento il riferimento territoriale del Movimento è interpretato quale vero responsabile della mancata conferma alle amministrative dell’importantissimo risultato elettorale del 4 marzo alle elezioni politiche. Cause e comportamenti vengono elencati a beneficio per chi lontano da Brindisi, forse non è veramente a conoscenza di quanto è avvenuto in un territorio dove gli aderenti ed i simpatizzanti, nonché gli stessi avversari davano per scontato che il candidato pentastellato arrivasse al ballottaggio.

“Purtroppo il Bozzetti – continua il documento – si è creato un suo gruppo, decidendo chi può e chi non può far parte delle scelte da prendere e realizzare, emarginando chi poteva disturbare le sue finalità, mai chiare e mai pubbliche”.

In poche ore, il passaparola ha portato alla stesura di un appello rivolto ai responsabili politici nazionali 5Stelle inviato direttamente a Di Maio, e che in 70 hanno sottoscritto. A dare voce all’appello, perché si offra chiarezza della realtà del Movimento a Brindisi è Salvatore Cocciolo, tra i primi ad aderire alcuni anni fa e che insieme ad altri si è mobilitato per raccogliere le firme.

“Non è stato per niente difficile – dice Cocciolo – trovare chi ha voluto metterci la propria firma sotto l’appello. Come me, tutti abbiamo visto la enorme folla che era presente alla base della scalinata virgiliana, la sera dell’intervento del nostro leader Luigi di Maio e nessuno avrebbe scommesso che invece alle urne le cose sarebbero andate tanto male, che il nostro candidato non ha raggiunto neppure il ballottaggio. Noi chiediamo chiarezza, abbiamo bisogno di capire se le scelte siano state, le migliori o se invece, come abbiamo il dubbio, siano il frutto di compromessi di cui non abbiamo contezza”.

Dito puntato contro il consigliere regionale: “In tutti questi anni si è visto solo al fianco di qualche pezzo da novanta del Movimento, quando è arrivato in città per una manifestazione. Crede forse Gianluca Bozzetti che nessuno se ne sia accorto di questo suo comportamento? Credeva forse Bozzetti che bastasse, mostrarsi qualche secondo per prendere consensi? Non ha mai fatto conoscere cosa realmente facesse per l’interesse e si è guardato bene dal diffondere e promuovere i programmi da lui esternati durante le sue attività in Regione. Il suo gruppo, invece di farsi conoscere e far conoscere quali erano i progetti per la città, si incontrava, come una casta, una volta la settimana per non decidere nulla. Bozzetti ed i suoi non sono mai andati nelle periferie, per conoscere le condizioni e capire cosa fare per migliorare la vivibilità, promuovendo le idee e i progetti.  Il Movimento è finito con l’essere gestito come cosa propria, dimostrando che non potrà mai crescere o meglio, far crescere l’interesse per i 5Stelle. I cittadini non si sono mai sentiti, coinvolti, resi protagonisti del cambiamento. Gli elettori lasciati soli a scegliere persone sconosciute. Anche nel primo turno della campagna elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Brindisi, per decidere chi doveva candidarsi, si è aspettato il suo consenso.  I risultati, si sono visti”.

Al termine i firmatari dell’appello chiedono agli organismi nazionali, interventi mirati e molto ravvicinati nel tempo. “Questa realtà – termina il documento – deve essere messa in discussione e prendere seri provvedimenti e chiarire come mai Bozzetti abbia le mani libere di fare e disfare a suo piacimento”.

 Da Il7 Magazine

 

2 Commenti

  1. La guerra dei grillini nei confronti di Bozzetti “iĺ capro espiatorio di turno”.Vorrei ritornare all’articolo riguardante la petizione dei 70 firmatari , destinata all’attenzione di Di Maio. Petizione ,a mio avviso discutibile. Mi soffermo pero’ su di un passaggio su cui vi sarebbe molto da dire ; stringo con una frase facendo riferimento al comizio di Di Maio , alle colonne a Brindisi , non si puo’ assolutamente peccare di presunzione , asserendo che tutti i Brindisini presenti avrebbero garantito , a mo di contratto il voto al movimento 5 stelle.la curiosita’ in primis non equivarra’ al voto sicuro al movimento. A buon intenditor poche parole . Aggiungo che io ho stima e rispetto per il movimento. Un caro saluto Antonio Neglia

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