Il brutto scherzo dell’ex giunta ai brindisini

BRINDISI-In questa città le cose si sanno sempre dopo, quando ormai è troppo tardi. E chi le cose le sa, le tiene per se. Il Comune di Brindisi ha le mani legate, nessuna richiesta di risarcimento danni nei confronti di Enel, nessuna costituzione come parte civile nel procedimento penale sulle polveri di carbone in atmosfera e sui campi lungo il nastro trasportatore. Una delibera della giunta Mennitti del febbraio 2010 impedisce qualsiasi azione contro la società elettrica. A nulla valgono le richieste avanzate nell’ultimo consiglio comunale da alcuni consiglieri. Tanto ormai è troppo tardi.

Ed ora che si fa? Alcuni consiglieri di maggioranza chiedono  oggi l’apertura di un nuovo confronto politico e amministrativo per stabilire un nuovo percorso con Enel e le altre realtà industriali esistenti sul territorio. A sollevare la questione sono i consiglieri comunali Massimo Pagliara dell’Udc, Lucio Licchello di Noi centro, e Rino Giannace di Progettiamo Brindisi.

Come risposta ai colleghi consiglieri che nell’ultimo consiglio comunale avevano chiesto al sindaco Consales la costituzione del Comune come parte civile nel processo contro i dirigenti dell’Enel, gli esponenti della maggioranza riportano all’attenzione la ormai famosa delibera approvata dalla precedente giunta il 22 febbraio 2010 nella quale si legge:  “L’amministrazione  Comunale delibera di rinunciare a ogni eventuale azione di reclamo e pretesa connessa e o inerente il risarcimento di danni nei confronti di Enel Produzione Spa, ivi inclusi i suoi amministratori, dipendenti  e trasportatore, le cui coltivazioni risultavano contaminate dalle polveri di carbone. Oltre che a ogni azione, pretesa o reclamo connessi e o conseguentemente dedotti e deducibili con riferimento comunque all’esercizio della centrale Enel Federico II e alla conseguente situazione ambientale del Sin di Brindisi sino a oggi ”.

 Insomma il Comune ha rinunciato ad ogni azione risarcitoria.  “Pur non esercitando attività forense- scrivono i consiglieri di Consales-  ci sembra,  che la costituzione di parte civile del Comune di Brindisi sia di fatto una strada tecnicamente e legalmente poco percorribile. Per tale ragione  è necessario  avviare una nuova fase di confronto politico e istituzionale  serio e trasparente  con tutte le grandi aziende del territorio che producono economia e lavoro per il nostro territorio senza  contrapposizioni ideologiche,  utile,   per chiedere  un riconoscimento sostanziale per un territorio ed i suoi cittadini,  unici soggetti  a non aver avuto riconoscimenti  in questi ultimi sette anni di governo locale”.

 Si spera che in questo nuovo confronto però non ci sia ancora una volta uno scambio non proficuo per il territorio, quanto meno che sia alla pari. Uno scambio dove la posta in gioca sia decisa dai cittadini.

Percorso diverso invece quello che sarà intrapreso dalla Provincia di Brindisi. Domani mattina nella giunta del palazzo di via De Leo si discuterà della richiesta di Ferrarese di far costituire il suo ente parte civile. Questo potrebbe essere l’ultimo atto di Ferrarese da presidente della Provincia.

                                    Lucia Portolano

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