Il Comune aspetta, Ferrarese decide: “La Provincia parte civile contro Enel”

BRINDISI-Una mossa che molti non si aspettavano. Il pdl lo aveva anche provocato, tirando fuori, attraverso il consigliere regionale Pietro Iurlato, la storia del conflitto di interessi tra l’essere presidente della Provincia e presidente della squadra di  basket sponsorizzata da Enel. Ma prima di mettere il punto fine alla Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese decide di far costituire il suo ente come parte civile nel processo sul carbone dell’ Enel. La Provincia quindi come ipotetica parte offesa nel procedimento penale che ha visto rinviare a giudici 15 persone, per la maggior parte dirigenti della società energetica che a vario titolo si sono susseguiti negli anni con compiti importanti nella centrale Federico II.

 “Come già anticipato la settimana scorsa ai segretari provinciali dei miei partiti – dichiara Ferrarese – porterò all’attenzione della prossima giunta provinciale il provvedimento attraverso il quale la Provincia di Brindisi si costituirà parte civile nel procedimento penale a carico di alcuni dirigenti dell’Enel, nell’ambito del quale la Provincia ha ricevuto la notifica del decreto che fissa l’inizio del processo.

Questo – ha concluso Ferrarese – permetterà all’Ente di partecipare alla fase di accertamento dei fatti e di eventuali responsabilità al fine di tutelare pienamente le proprie finalità istituzionali”.

Ora la parola passa all’esecutivo, ma il presidente della Provincia sembra avere le idee chiare. Poi toccherà al Comune decidere cosa fare, dopo la richiesta giunta da più fronti del mondo ambientalista. Lo stesso movimento NO al carbone, guidato dal consigliere comunale Riccardo Rossi ha comunicato che a breve partirà una raccolta firme sulla richiesta al Comune di Brindisi di costituirsi parte civile nello stesso procedimento. Medesima richiesta sarà presentata nei Comuni della provincia ritenuti a rischio ambientale, come Torchiarolo, San Pietro Vernotico e Cellino San Marco.

Lucia Portolano

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