Inaugurazione anno scolastico al Giorgi: “La legalità è un principio da coltivare a scuola”

BRINDISI – “Questa è una battaglia per la legalità in sinergia con il territorio e prova ne è la presenza di tutti gli esponenti delle forze dell’ordine e delle istituzioni, perché sono fermamente convinta che la legalità è un principio che deve essere coltivato a scuola. Il rispetto parte dai giovani, questo è l’obiettivo principale dell’evento”. Queste le parole di Maria Luisa Sardelli, preside dell’Itt Giorgi di Brindisi, durante la cerimonia d’inaugurazione dell’anno scolastico 2017/18. “Non in nostro nome: i giovani contro le mafie” questo è stato il titolo dell’evento che si è svolto il 29 settembre scorso.

L’evento è stato accompagnato da alcune canzoni della musica italiana che trattano il tema della mafia, tra queste la vincitrice della sezione giovani del 2007 “Pensa” di Fabrizio Moro. Alla cerimonia hanno partecipato Tano Grasso, fondatore della Federazione Antiracket Italiana (FAI), Valerio Valenti, prefetto di Brindisi, Antonio De Donno, procuratore capo della Repubblica di Brindisi e Maurizio Masciopinto, questore di Brindisi.

Tano Grasso ha parlato ai giorgini di legalità e di come grazie alla sua esperienza e alla strategia della Fai si è costituita una rete associativa divenuta, nel tempo, la casa di tutti quelli che volevano combattere il sistema camorristico e che ha reso possibile la svolta della liberazione con le armi non violente della fiducia, della solidarietà e della legge.

Inaugurazione anno scolastico Istituto superiore Giorgi con Tano Grasso

Nai-post ni Brindisi Oggi noong Sabado, Setyembre 30, 2017

“Qui parliamo di temi che condizionano la vita di un territorio. Il pizzo non è solo un argomento che riguarda la magistratura o le forze dell’ordine, ma è un tema che ipoteca e limita l’economia di un territorio. Soffoca i commercianti. Solo liberandoci dalla mafia, renderemo libera l’economia del territorio. – racconta il fondatore della FAI – Il primo passo da fare nei confronti dei ragazzi è dare loro le conoscenze per comprendere il fenomeno e ammettere che noi abbiamo questo peso in più rispetto ad altre popolazioni. La mafia non si sconfigge delegando a terzi, ma ogni persona si dovrebbe assumersi la propria responsabilità, dal commerciante al ragazzo”.

ITT GIORGI Brindisi- intervista dirigente Maria Luisa Sardelli

Nai-post ni Brindisi Oggi noong Sabado, Setyembre 30, 2017

Il prefetto di Brindisi si è concentrato sull’importanza di coinvolgere i più giovani nel tema della mafia: “I ragazzi stanno festeggiando l’inizio dell’anno scolastico, ma sono chiamati anche a confrontarsi con un fenomeno ancora presente nel territorio e non va negato. Questa è un’occasione per cambiare il tiro ed anziché rivolgersi agli imprenditori, alla magistratura e alla prefettura, ci rivolgiamo ai giovani. -Continua Valerio Valente – La nuova generazione deve cominciare a pensare al futuro. Se vogliono un futuro libero dalla mafia, dall’estorsione e dall’usura, a loro spetta combattere per il loro avvenire.”

Infine Antonio De Donno, collegandosi alle parole della preside: “ La scuola serve ad educare ed affrontare la vita con i suoi problemi e tra questi è presenti anche la criminalità che fa parte del quotidiano. L’usura e l’estorsione sono reati gravissimi che inquinano lo svolgimento delle relazione economiche e sociali. Occorre che i giovani siano al corrente e capaci di cogliere la presenza di questi segnali. – conclude il procuratore – Il messaggio che va dato ai ragazzi è di consapevolezza, bisogna per far sì che siano capaci di contrastare questi eventi che ostacolano il futuro economico e sociale del territorio. Assolutamente non ci deve essere accettazione del fenomeno, nessuno deve pensare che sia parte della normalità ed è necessario tentare sempre e comunque di combatterlo”.

Alberta Esposito

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