Incrociano le braccia i vigilanti Cisal della Cosmopol: “Chiediamo il rispetto delle norme”

BRINDISI – Hanno scioperato questa mattina i lavoratori della Cosmopol iscritti alla Sinalv Cisal di Lecce. A scioperare sono stati gli iscritti di Lecce, Brindisi, Taranto, Avellino e Napoli. Lo scopo è di sensibilizzare l’azienda sull’importanza e sul rispetto delle normative di settore, della contrattazione e delle norme che interessano la sicurezza in servizio delle stesse guardie particolari giurate, sull’importanza dei security manager qualificati e certificati. Si chiede che portino avanti politiche di rinnovamento dei mezzi, delle strumentazioni, della tecnologia necessaria all’espletamento dei servizi offerti e la riconversione in termini di formazione e training del proprio personale, soprattutto di coloro che rientrano nel coordinamento operativo.

Il segretario Provinciale di Lecce Giovanni Vita è stato accolto dal Capo di Gabinetto della Prefettura di Avellino, come istituzione competente, intavolando un proficuo colloquio con cui si è appreso che lo stesso organo istituzionale ha già avviato una fase di verifica dei servizi Cosmopol spa,  con il contributo di tutte le Questure competenti nei vari territori, comprese, Brindisi e Lecce che hanno inviato riscontri nel merito e che produrranno specifici interventi nei prossimi giorni. Interessante, tra l’altro, l’iniziativa della Prefettura di Avellino con cui ha avviato un processo d’informazione a tutti gli Istituti di vigilanza con cui mette al corrente che i Ministeri delle attività produttive e del  lavoro, mettono a disposizione, delle realtà produttive, fondi per l’innovazione tecnologica necessari per gli investimenti a favore delle tecnologie e dei mezzi da impiegare e contro l’annoso problema delle rapine al trasporto valori, sia per la riqualificazione professionale delle guardie particolari giurate. Unica nota dolente: l’assenza della Cosmopol spa nella vertenza, continuando imperterrita la propria politica di chiusura a discapito di tutti gli interessi economici e mettendo a serio rischio il futuro di 1.200 famiglie.

BrindisiOggi

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