Indagato per pedofilia: don Giampiero si dimette. Stasera ultima messa per salutare i parrocchiani

BRINDISI-Si è dimesso dal suo incarico Don Giampiero Peschiulli, 72 anni, parroco della chiesa di Santa Lucia a Brindisi, dopo la notizia della sua inscrizione nel registro degli indagati per atti sessuali nei confronti di minori. Il prete questa mattina ha rassegnato le sue dimissioni all’Arcivescovo monsignor Domenico Caliandro.

Le dimissioni arrivano anche all’indomani del servizio andato in onda durante la trasmissione di ieri sera le Iene, dove veniva ripreso il parroco in atteggiamenti a dir poco imbarazzanti, e poco sacerdotali, con dei ragazzi.  Dove il prete baciava e accarezzava i giovani che si erano recati da lui per un sostegno morale.

bacio-del-preteQuesta mattina presto Don Giampiero è andato prima nella sua chiesa e poi si è recato in piazza Duomo dall’Arcivescono.  “ A termine del colloquio- si legge in una nota diramata dalla Curia- il parroco ha rassegnato le sue dimissioni dall’incarico, per essere maggiormente libero di seguire il procedimento in corso. L’Arcivescovo ha accettato le dimissioni, riservandosi nei prossimi giorni di assumere tutte le decisioni del caso per assicurare una nuova guida alla comunità ecclesiale di quella parrocchia.”

Insomma a breve sarà nominato un nuovo parroco per la chiesa di Santa Lucia, che a dir dei residenti della zona era ormai frequentata da pochissimi fedeli. Questa sera l’ultima celebrazione per salutare i suoi parrocchiani.

Nella mattinata di oggi inoltre l’Arcivescovo ha incontrato il consiglio presbiterale diocesano e, prima di trattare l’ordine del giorno stabilito in precedenza, ha informato i presenti  sugli sviluppi di questa vicenda, specificando  che da quando ha assunto la guida della diocesi non gli era pervenuta nessuna denuncia riguardo i fatti su cui si sta indagando. Una precisione dovuta  dopo alcune segnalazioni giunte ieri di  cittadini che affermavano di aver in passato informato l’Arcidiocesi di fatti riguardanti il parroco indagato. Ma monsignor Caliandro precisa che da un anno e mezzo, cioè da quando c’è lui, non è giunta alcuna denuncia. Ed infatti pare che le segnalazioni siano state fatte in anni passati.

“L’arcivescovo- conclude la nota- ha nuovamente invitato alla preghiera e all’impegno l’intera comunità diocesana perché il male non prevalga e  le comunità cristiane,  in cui vi sono tanti sacerdoti generosi e ammirevoli, proseguano con perseveranza il loro cammino.”

Insomma la Chiesa di Brindisi corre ai ripari travolta in questa bufera. Intanto le indagini proseguono, in queste ore i carabinieri di Brindisi, al comando del colonnello Alessandro Colella, stanno ascoltando diverse persone,anche cittadini che hanno commentato la notizia su facebook facendo particolari riferimenti, oltre a gente che sino a poco tempo fa frequentava la chiesa di Santa Lucia. Il messaggio degli inquirenti è stato chiaro sin dall’inizio: “Se esistono vittime in questa storia, si facciano avanti”

BrindisiOggi

 

 

 

1 Commento

  1. bhè,dopo i filmati che abbiamo visto,credo che sarebbe stato opportuno non fargli dire anche la messa.Diocesi che si dimostra troppo debole e permissiva anche stavolta

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