ITS, alta formazione per Blue Economy e Blue Growth

BRINDISI – Ci sono dei veri e propri alberghi a cinque stelle che viaggiano sul mare: il settore delle crociere ha bisogno di personale nuovo e preparato. Il Brindisino è un territorio in crescita sul piano dei servizi turistici. Il sistema formativo ITS ha una marcia in più: permette di qualificarsi, studiare e entrare direttamente nelle aziende d’eccellenza che caratterizzano il tessuto imprenditoriale pugliese. Parlare di sviluppo e competitività nell’area del Mediterraneo ponendo al centro la formazione specialistica del capitale umano, che di tale orizzonte può e deve rappresentare la protagonista: questo l’obiettivo del meeting organizzato dalla Fondazione ITS della Puglia per l’Industria dell’Ospitalità e del Turismo Allargato (ITS IOTA), che si è svolto, oggi (lunedì 3 febbraio 2020), presso l’Istituto Alberghiero Sandro Pertini di Brindisi.

“Il settore turistico è quello più interessato dalle nuove tecnologie – spiega la presidente della Fondazione ITS, Giuseppina Antonaci – Si parla di impresa 4.0: i ragazzi devono essere capaci di utilizzare le nuove tecnologie nel migliore dei modi per migliorare le performance dell’impresa nella quale lavorano. Noi insegniamo a utilizzare questi strumenti e ad essere preparati a utilizzare anche le future innovazioni”.

L’iniziativa promossa dalla Fondazione ITS IOTA rientra in una programmazione complessiva indirizzata all’informazione, alla sensibilizzazione e all’orientamento verso gli Istituti Tecnici Superiori come nuova frontiera dell’Alta Specializzazione Terziaria non universitaria. Hanno partecipato, infatti, diversi Dirigenti Scolastici, Docenti e Studenti di Istituti del brindisino e istituzioni.

È stata una mattina dedicata a tutti gli stakeholder pubblici e privati interessati favorire la competitività e l’innalzamento dei potenziali di alta qualificazione tecnica superiore dell’area e l’introduzione di modalità strutturali di esercizio delle economie dei turismi legati alla Blue Economy al fine di dar vita alle leve, organiche e strumentali, indispensabili alla crescita dell’economia delle Comunità interessate.

Presente anche il Comandante Capitaneria di Porto di Brindisi, Giovanni Canu, che ha chiesto di fare squadra tra istituzioni e formatori per rendere più forte l’economia del mare e anche la formazione nel campo della sicurezza. Marina Oppicini responsabile selezioni di Costa Crociere S.P.A. ha sottolineato l’importanza di offrire un’opportunità attraverso L’ITS, che non è solo formativa, ma soprattutto lavorativa. Un’impresa leader nel turismo lavora nelle classi con i suoi professionisti e porta gli studenti che finiscono il percorso di due anni e assume direttamente il personale una volta conferito il diploma. Il 98,2% degli studenti ITS trova lavoro entro un anno: viene garantito l’inserimento professionale.

La crescita del PIL turistico in Puglia nel 2018 è stata stimata nel +5,5% rispetto al 2017, migliorando anche il tasso di internazionalizzazione. Il turismo è la principale attività economica europea legata al mare e vede una crescita occupazionale costante anche e soprattutto nella nautica e nella crocieristica.
In particolare, nel sistema portuale del Mar Adriatico Meridionale, si attestano 2.400.000 transiti l’anno che incominciano ad esprimere, con oltre 670.000 crocieristi ed un incremento tendenziale di questi ultimi di più del 30% tra il 2018 ed il 2017, un interessante indice di crescita;
Recenti stime confermano, inoltre, che nel 2019 c’è stato un movimento di 11,89 milioni di passeggeri. Strategicamente la nostra Puglia ed i suoi 800 km di costa rappresenta il punto di approdo che interseca innumerevoli rotte.
Dei sette settori che alimentano l’economia del mare, almeno quattro sono, inoltre, quelli coerenti con l’area tecnologica di riferimento dell’ITS IOTA ossia:
1. movimentazione merci e passeggeri via mare;
2. ricerca, regolamentazione e turismo ambientale;
3. servizi di alloggio e ristorazione;
4. attività sportive e ricreative.
Gli ultimi due punti hanno rispettivamente un’incidenza del 36% e dell’8% dell’occupazione complessiva dell’economia del mare e, pur risentendo della stagionalità, sono fra i settori che guardano con maggior favore ai giovani (la quota di occupati under 35 è, rispettivamente, del 41% e del 38%), perché sono quelli dove hanno maggior peso intraprendenza e capacità relazionali, indubbiamente soft skill che la formazione dell’ITS tende a privilegiare.

L’offerta formativa dell’ITS è incentrata sulla progettazione ed attuazione prima a Taranto, adesso nella città di Brindisi, di tre percorsi biennali di alta specializzazione dedicati a questa filiera. Tutti rientranti nell’ambito dell’Accordo Quadro di Partenariato con l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro ed in particolare, ma con una forte connotazione aziendale in co-progettazione tra Costa Crociere S.P.A. ed ITS IOTA, nell’ambito del Protocollo di Intesa e Partenariato nel campo dello sviluppo dell’Economia del Mare, dei Turismi e dei Beni Culturali e Ambientali della Puglia e dello Sviluppo dell’Istruzione Tecnica Superiore nell’Area 5 MIUR Tecnologie Innovative per i Beni e le Attività Culturali – Turismo, tra l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e la Fondazione ITS della Puglia per l’Industria dell’Ospitalità e del Turismo Allargato.

Il biennio formarà profili con alte competenze di cruise management e di gestione dell’accoglienza, che consentano di fornire una risposta di qualità al bisogno di aziende che richiedono il più alto livello di specializzazione.

Per vincere la sfida della riqualificazione e sviluppo turistico dei nostri porti, i terminal e le infrastrutture devono creare e garantire i migliori servizi per i passeggeri, diventando il primo punto di contatto con il territorio. Ecco perché la figura in uscita dal percorso ITS sarà soprattutto un tecnico che conosce la gestione dei servizi di integrazione porto-territorio, la promo-commercializzazione dell’offerta turistica, l’erogazione di servizi e iniziative a supporto del turista che voglia scoprire il mare o il territorio in cui approda, impiegando le tecnologie digitali anche per la valorizzazione della fascia costiera e lo sviluppo delle aree protette.

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