La Finanza porta via le carte dell’Edipower dal Comune mentre in Prefettura si apre il vertice

BRINDISI- In Prefettura il vertice tra l’Edipower, le istituzioni locali ed i sindacati, in Comune negli uffici Pes (Programmazione Economica e Sviluppo) le visita delle Fiamme Gialle. Due eventi differenti con un comune denominatore: la Centrale Edipower. Mentre il Prefetto cercava di mediare le parti, in Comune la Guardia di Finanza portava via tutta la documentazione relativa al caso dell’Edipower. Si aprono nuovi scenari così sulla vicenda, proprio in un momento in cui  si cercava di avere dei chiarimenti sul futuro dell’impianto. In Prefettura ancora una volta non si aggiungono elementi di novità, il sindaco al termine dell’incontro ha dichiarato: “Ancora una volta ci siamo trovati di fronte ad una posizione, espressa dai dirigenti di Edipower, che non consente in alcun modo di prevedere il futuro della centrale termoelettrica di Costa Morena. L’unico elemento positivo è che i dirigenti della società elettrica hanno anticipato la presentazione del Piano industriale a novembre” ha aggiunto il primo cittadino “Per il resto, rimangono inalterate le perplessità che tutti i capi gruppo consiliari avevano già manifestato nell’incontro svoltosi a Palazzo Nervegna lo scorso 5 settembre. In particolare, ho ribadito che l’Amministrazione comunale non resterà a guardare rispetto ad una situazione che determina gravi preoccupazioni dal punto di vista ambientale e per i risvolti occupazionali”. L’Edipower, dal canto suo, smentisce le voci di vedeva l’azienda intenzionata a lasciare il territorio, dinnanzi al Prefetto, Nicola Prete, ha dichiarato che sono in corso le pratiche per costituire la nuova società. Secondo le previsioni entro fine novembre, il gruppo dovrebbe essere in grado anche di presentare il nuovo piano industriale. Tutto questo a meno di qualche imprevisto,soprattutto alla luce della visita dei militari della Guardia di Finanza. Non si esclude che potrebbero esserci anche delle persone iscritte nel registro degli indagati. Se così fosse, una nuova tegola si abbatterebbe sull’azienda già in difficoltà ed il futuro assumerebbe tinte ancora più fosche.

Lucia Pezzuto

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