La mamma di un bimbo in stato vegetativo scrive al ministro Fontana: “Qui viene negata anche una garza”

LATIANO – Catia Vitale,  mamma di Latiano  di  un bambino disabile in stato vegetativo scrive al ministro alla Famiglia e alla disabilità Lorenzo Fontana per denunciare le difficoltà che i genitori incontrano ogni giorno nei rapporti con diversi enti per vedersi riconosciuti i più elementari diritti. Una lotta continua anche per avere una “garza”. La signora Catia scrive anche in veste di vice presidente del Comitato sostegno ai disabili, l’associazione che ha costituito con suo marito alla quale aderiscono altre famiglie.

Egregio ministro Fontana

Uso il poco tempo libero che ho per scriverle questa mail , e inviarle in allegato lo scritto che abbiamo inviato a tutti gli enti locali !  Le scrivo non tanto come mamma di un bimbo di otto anni in stato semi vegetativo ,ma come vice presidente del comitato che insieme a mio marito abbiamo fondato . Siamo stanchi e estenuati dalle continue lotte con gli enti , è assolutamente inconcepibile che chi ha un disabile gravissimo di cui si prende cura debba lottare quotidianamente per ottenere i propri diritti ! Badi bene, non parlo di denaro , ma spesso ci viene negata anche una semplice garza !  Tempo fa a nome di mio figlio le avevo scritto una lettere su facebook , speranzosa che forse qualcosa sarebbe potuto cambiare , e così e stato …. ma in peggio ! Le direttive poco chiare lasciano troppo spazio alla libera interpretazione dei burocrati che ovviamente le applicano sempre e solo a loro vantaggio e a quello di qualche loro amico ! I soprusi da raccontarle sarebbero infiniti non altrettanto il mio tempo che per oggi è terminato!  Fiduciosa che lei leggerà questo mio scritto che le giunge dalla provincia di Brindisi, nella splendida puglia .  Magari chissà un giorno potrò raccontare a chi di dovere dei nostri problemi che per chi ci governa sembreranno anche davvero insignificanti ma per noi sono insormontabili ! In attesa le porgo i più cordiali saluti”.

In allegato alla lettera l’associazione ha mandato anche la nota inviata ai vari enti dove si segnalano i disservizi, il comitato è pronto a fare un esposto alla Procura

1) IN MERITO AL P.U.A. (Servizi Sociali)

Si registrano gravi ritardi nel effettuare UVM, che dovrebbe essere svolto entro 30 giorni (dalla richiesta) ma in realtà ciò non accade quasi mai.

Non si conosce la composizione del personale facente parte dell’unità, quale siano le loro professionalità, i titoli o anche semplicemente le loro funzioni.

Le famiglie, che dovrebbero essere parte attiva dei progetti, spesso non vengono convocate dall’UVM e vengono messe davanti al fatto compiuto (“o prendere o lasciare” l’intervento).

Inoltre, non si comprende la giustificazione volta a privilegiare alcune strutture RSA , RSSA e centri diurni rispetto ad altre, senza che la scelta tenga in debita considerazione  le esigenze ne dell’ammalato e/ o della sua  famiglia

2) IN MERITO ALLA GESTIONE DELL’ASSISTENZA SOCIALE

ATTUATA DAI COMUNI (SAD)

Si evidenzia una gestione del tutto arbitraria in alcuni paesi. In alcuni paesi, molte se non quasi tutte le famiglie ricevono assistenza che va da 1 a 3 ore die, mentre in altri paesi  (come ad es. Latiano), i servizi sociali non hanno fondi per garantire un minimo di assistenza; gli stessi operatori dei servizi sociali, interpellati sul punto, sostengono, tra l’altro, di non avere contezza delle risorse a loro destinati per l’erogazione del servizio. Ci risulta che il comune di Latiano abbia chiesto conto di ciò anche per vie legali.

3) ASL

Si registra una grave criticità nella gestione, attuata in maniera del tutto discrezionale, delle assegnazioni della fisioterapia/logopedia; ad alcuni viene erogata in continuo ad altri (ovviamente con pari gravità o patologia) viene erogata con frequenza diversa e spesso sospesa per periodi anche lunghi , con un grave impatto sulla salute del paziente.

Stessa cosa accade nella gestione dello psicologo: ad alcuni soggetti vengono garantite quattro sedute al mese, al altri solo 2.Problematiche serie sono inoltre riscontrate presso l’ufficio protesi: nonostante la prescrizione medico specialistica, il personale di detto ufficio applica il nomenclatore nazionale secondo il proprio personale parere (ad es. concedendo solo  ad alcuni il letto, piuttosto che la sedia a rotelle, negandolo ad altri). Un ulteriore tanto grave quanto ingiustificata criticità è rappresentata  dalla recente assegnazione dell’appalto dei macchinari e dei presidi salva vita a domicilio:il passaggio dalla precedente azienda a quella nuova ha fatto registrare gravissimi ritardi , disagi e la mancata consegna degli ausili, senza che le famiglie fossero state avvisate in alcun modo. Si rappresenta che tutte queste problematiche sono state già portate al attenzione dei vari enti e dei soggetti preposti, e nonostante le tante promesse, nulla è stato concretamente fatto per risolvere i problemi denunciati. Anche la Regione Puglia (e del suo rappresentante/responsabile …), messa al corrente delle gravi problematiche, non ha fornito alcun tipo di riscontro. In qualità di presidente del comitato SAD, che riunisce e rappresenta … soggetti con gravissime forme di disabilità,  ho chiesto chiarimenti agli enti preposti in merito all’applicazione delle direttive , non molto chiare e tali da lasciare spazio alla libera interpretazione del singolo ente. Il Comitato ha altresì chiesto un incontro con chi di competenza alla regione anche al fine di meglio esporre tutte le gravi problematiche e i disservizi che si concentrano su questo territorio , ma è come scontrarsi contro un muro di gomma,  non siamo stati ascoltati.Per questo motivo chiediamo, a tutti gli enti sopra citati, di prendere provvedimenti seri, è non più’ solo promesse. Altrimenti decorsi 20 giorni dalla suddetta seguirà formale esposto alla Procura Della Repubblica.

 

 

 

 

 

 

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