La proposta: “Internalizzare la raccolta rifiuti con la nascita di una società del Comune”

BRINDISI-  Internalizzare la raccolta rifiuti e la gestione degli impianti. Questa la proposta di Brindisi Bene Comune e di Sinistra per Brindisi. “La sempre più conclamata emergenza rifiuti nel nostro territorio- si legge in  una nota- sia per il servizio di raccolta che per la gestione degli impianti di smaltimento dei rifiuti, dimostra come l’affidamento ai privati in questo delicato settore produca danni enormi alla comunità. Molte sono state le aziende che in questi anni hanno svolto in città il servizio di raccolta dei rifiuti. Con tutte vi è stato un rapporto conflittuale, dovuto ad una qualità del servizio spesso scadente, rapporti difficili con il personale che  è dovuto anche  ricorrere a scioperi per rivendicare il pagamento degli stipendi.”

Le due forze politiche denunciano i problemi della città di Brindisi in merito ai rifiuti, la città è sporca, la raccolta differenziata è a livelli molto lontani da quel 65% che la legge imporrebbe, le operazioni di pulizia dei cassonetti, la disinfestazione per blatte, topi ed insetti non è efficace tanto da chiedersi se viene in realtà effettuata. E paradossalmente abbiamo  i lavoratori in questi mesi pagati direttamente dal Comune stante le difficoltà economiche dell’azienda che svolge il servizio.  Una situazione drammatica che esaspera i cittadini che pagano per questo disservizio la Tari più elevata d’Italia.

Brindisi Bene Comune e Sinistra per Brindisi chiedono una svolta in questo settore iniziando a programmare la internalizzazione del servizio raccolta rifiuti orientando la gestione verso la strategia Rifiuti Zero, così come realizzato già in altri comuni come Formia, con risultati notevoli in termini di risparmi e di efficienza del servizio.

Proponiamo oggi con questa nota e presto con una mozione in Consiglio Comunale di ripubblicizare il servizio di raccolta dei rifiuti costituendo una società pubblica ad hoc la “ Brindisi Rifiuti Zero” cui affidare “ in house” la gestione dei servizi di igiene urbana . Un affidamento diretto alla società pubblica partecipata dal Comune, rispettoso della volontà popolare emersa nel referendum del 2011 e della normativa e giurisprudenza comunitaria per la gestione in house.

“L’ordinamento giuridico italiano- spiegano da Bbc- è stato riallineato ai principi comunitari per i quali il modello in house providing è legittimo al verificarsi delle seguenti condizioni: partecipazione totalitaria del soggetto pubblico affidante al capitale della società in house affidataria, destinazione prevalente delle attività alle esigenze pubbliche e controllo analogo a quello pubblico sulla società stessa.   La gestione pubblica è per noi preferibile perché darebbe maggiore trasparenza ad un servizio in cui le ecomafie son sempre più presenti, produrrebbe risparmi e consentirebbe una maggiore pianificazione e controllo del servizio.Il controllo pubblico renderebbe il servizio molto più flessibile ed adeguato alle esigenze della comunità e renderebbe direttamente responsabili gli amministratori comunali nel raggiungimento degli obiettivi.”

 

4 Commenti

  1. Il tema centrale del ciclo della raccolta rifiuti è il terminale del progetto. Qualsiasi proposta va sempre bene, ma per portarli dove? Io ho avuto modo di parlare con un Dirigente dell’Amiu per la quale è stata fatta la lettera di rinvio per motivi organizzativi al Comune di Brindisi. La raccolta è la prima fase di un progetto. Ma per portarli dove? O si decide di prendere il toro per le corna e diventare protagonisti e gestori in toto del ciclo rifiuti della nostra città e della sua provincia. Convocare A2A e portare a casa il progetto esecutivo del ciclo rifiuti e diventare soggetto economico che porta a casa utili economici per i propri cittadini e puntare ad azzerare il costo della Tari come già avviene in altre città italiane! Le chiacchiere stanno a zero! Se poi abbiamo paura o siamo incapaci perché c’è la paura del “barese” di turno e allora è giusto che ci tolgano tutti i presupposti di capoluogo di provincia….

  2. Concordo al 100% con Masaniello.I sinistrorsi viaggiano su frequenze tutte loro: per essi la Storia non è mai passata, si è fermata all’ottobre del 1917, al massimo si è spinta fino a Cuba, fino a Pyongyang. Per cui non dobbiamo meravigliarci se la loro visione è confinata al carrozzone pubblico, capace solo di generare perdite e bilanci fallimentari, alimentare vagabondi e buoni a nulla, infilarci dentro raccomandati , tesserati del partito e sindacalisti parassiti e nullafacenti.Noi ora paghiamo la scellerata decennale gestione regionale del problema dei rifiuti, .E’ inutile illudersi: la differenziata non basta. La termovalorizzazione è l’unica strada realmente e razionalmente percorribile. I sogni, le fantasie , i bei principi , le statistiche ad avvenire roseo ed i cartoni animati etc. lasciamoli alla Walt Disney.

  3. Cari signori della sinistra vi invidio.Si vi invidio perchè siete sempre pieni di certezze.Io vorrei tenere a riposo le cellule celebrali o,almeno,non utilizzarle sempre.Purtroppo sono pieno di dubbi,di quel tipo di dubbi,sia chiaro,che non paralizzano le mie azioni ma che favoriscono la saggezza(Dubium Sapientiae initium,affermò Cartesio).Vi domando:<<Ma non vi pare strano che di tutte le aziende venute a Brindisi non se ne salvi una?Ci perseguita una maledizione?Qui non siamo difronte alla risoluzione di un integrale indefinito,qui siamo difronte ad una unità variabile(la ditta) e ad una unità fissa(il personale),e questo dubbio dovrebbe indurvi a pensare.La seconda vostra proposta,quella di costituire una società pubblica cui affidare "in house" la gestione dei servizi di igiene urbanami fa sorgere il dubbio che le note vicende "Multiservizi " e "S.Teresa S.p.a."non vi ha insegnato niente.Quanto poi al comune di Formia,i loro abitanti sono detti formiani,noi brindisini;il loro santo patrono è S.Erasmo,il nostro,attualmente,dopo S.Leucio e dopo S.Giorgio,è S.Teodoro(per merito di greci,albanesi e schiavoni che ripopolarono la città dopo il disastroso terremoto del 1456).

  4. Al Comune non sono stati in grado di controllare l’operato delle Aziende private affidatarie figuriamoci se sarebbero in grado di gestire un’Azienda. Vedi Multiservizi.

    Evitate ai cittadini ulteriori sofferenze. Grazie

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