La Provincia mette in vendita i suoi immobili allo Stato, l’Invimit pronto un fondo da 700milioni

BRINDISI- La Provincia a secco,  cerca di fare cassa e mette in vendita tutti i suoi beni immobiliari. Dopo la legge Delrio l’ente di via De Leo ha le riserve economiche ai minimi termini, con la difficoltà di mantenere le competenze rimaste alla Provincia, e nello stesso tempo con la confusione totale dei servizi che non hanno copertura perché la legge regionale non ha ancora stabilito chi deve gestirli e come. Questo il caso di alcuni servizi sociali, come il trasporto e l’assistenza scolastica per ragazzi con disabilità. Ultimo orientamento della Regione vede il servizio restare in capo alla Provincia con l’aiuto dei Comuni, nonostante l’ente non abbia le risorse a disposizioni. Orientamento venuto alla luce solo un mese fa. Il servizio viene coperto dalla Regione solo per il 9 per cento del costo, ma  per poterlo garantire all’ente brindisino servono 1milione e 400mila euro. Il dirigente provinciale Fernanda Prete assicura che si sta facendo il possibile per trovare una soluzione. Si attende che il nuovo governo regionale si metta a lavoro.

maurizio bruno presidente provinciaEd intanto per cercare qualche risorsa economica il presidente della Provincia Maurizio Bruno mette in vendita la maggior parte degli immobili. Una vendita su un doppio binario. Oltre a quella ormai in atto da tempo gestita dalla società di cartolarizzazione della Provincia, Terra di Brindisi,  che cerca di far acquistare  i beni ai privati si tenta anche quello dello Stato. Bruno ha proposto la vendita di alcuni immobili all’Invimit, la società del ministero del Tesoro che si occupa della gestione del patrimonio immobiliare italiano, oggi presieduto da Massimo Ferrarese. Un brindisino che questa Provincia la conosce bene, così come i suoi immobili, visto che è stato l’ultimo presidente dell’ente prima del caos Delrio.

ferrareseA tal proposito l’Invimit ha istituito il  fondo locazioni passive, che lo stesso Ferrarese ha denominato “ fondo Patrimonio Italia”, una manovra che prevede lo stanziamento di 700milioni di euro per dare ossigeno alle Province italiane con l’acquisto da parte della società degli immobili provinciali. Il fondo prevede però che siano acquisiti solo beni con funzioni governative, nello specifico del ministero dell’Interno. E’ per questo che la Provincia di Brindisi ha proposto all’Invimit la vendita di palazzo Montenegro (casa del Prefetto), la Prefettura e la caserma dei vigili del fuoco di Francavilla Fontana. “Così come stanno facendo altre Province- spiega Bruno- abbiamo proposto la vendita dei nostri immobili. Il 7 sarò a Roma per conoscere meglio le prospettive del fondo Invimit.”

Il fondo Patrimonio Italia sarà illustrato il prossimo 7 luglio a Roma dal presidente Ferrarese e dall’amministratore delegato Elisabetta Spitz in questa occasione sarà presente l’Anci, l’Upi e 25 Province che hanno fatto richiesta. Per Brindisi sarà presente lo stesso presidente Bruno.

Intanto si lavora anche per la Cittadella della Ricerca, oggi non inquadrabile nell’attuale fondo previsto dall’Invimit, ma si cerca di trovare una configurazione di questo comprensorio così da poter trovare delle risorse future. La società del Tesoro infatti nei prossimi mesi potrebbe istituire nuovi fondi, questa sarebbe la volontà del governo. Si sta lavorando per un fondo per l’acquisto degli immobili Inps, Inail e della Difesa.

Mentre sul campo di Terra di Brindisi, l’ente di Bruno ha messo in vendita ormai da tempo l’ex caserma dei vigili del fuoco, le case del Villaggio Pescatori, la scuola Ferraris in piazza Di Summa e l’ex Ipai.

Lucia Portolano

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