“Le sapienze del Mediterraneo: storie, forme, archetipi”, nel museo un convegno di egittologia

OSTUNI- “Le sapienze del Mediterraneo: storie, forme, archetipi”. E’ il nome del progetto avviato dal Museo di Ostuni e dalla Telcom Spa in collaborazione con prestigiose università italiane e straniere.

Il progetto si propone di attivare periodicamente una manifestazione culturale di alto livello nella città di Ostuni.

Conferenze, seminari e dibattiti pubblici saranno organizzati su temi centrali della storia del Mediterraneo, con prevalente attenzione ai linguaggi sacri e simbolici.

Si parte con un convegno sul tema “Egittologia ed Egittomania: la ricezione dei geroglifici dall’Antichità all’età moderna, tra magia e simboli arcani” che si svolgerà ad Ostuni dal 21 al 23 giugno 2021 con la partecipazione dei massimi esperti mondiali sulla materia, tra i quali la Prof.ssa Rita Lucarelli (Università di Berkeley, California),  il Prof. Mino Gabriele (Università di Udine), il Prof. Biagio Salvemini e il Prof. Francesco Paolo De Ceglia (Università degli Studi “Aldo Moro”, Bari).

“Il fascino per l’antico Egitto” spiega la Prof.ssa Rita Lucarelli, docente di Egittologia presso l’Università della California, Berkeley “ha contribuito a formare il pensiero e il gusto artistico europeo ed italiano per secoli, a partire dagli antichi greci fino ad arrivare ai nostri giorni. L’egittomania è un fenomeno storico-culturale importante che continua suscitare l’interesse degli studiosi di egittologia e di storia antica e moderna. Sono lieta di poter contribuire, insieme a cari colleghi di diverse università italiane ed estere, alla disseminazione della conoscenza dell’Egitto antico e della sua ricezione moderna con questo evento, primo nel suo genere a Ostuni, il mio amato paese natale, affascinante e magico, proprio come l’Egitto antico”.

“Lo scopo” spiega il presidente dell’Istituzione Museo di Ostuni, Michele Conte “è quello di coinvolgere un pubblico, giovane e meno giovane, curioso e desideroso di comprendere le complesse vicende di una grande tradizione culturale: un crocevia eterogeneo di costumi e di esperienze, da affrontare in un’ottica più profonda di quella comunemente trasmessa dai media. Gli studiosi e gli specialisti invitati per queste occasioni esamineranno le tematiche scelte, pronti a interloquire con il pubblico, nell’intento di chiarire la nascita e lo sviluppo storico di fenomeni culturali del passato, di rilevarne l’importanza ancora oggi, così da capire meglio il presente per pensare il futuro”.

BrindisiOggi

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