Litoranea brindisina, Bozzetti: “Milioni di euro investiti per spiagge inaccessibili”

BRINDISI- Nei giorni scorsi il consigliere del M5S Gianluca Bozzetti ha visitato nuovamente le marine di “Lendinuso” e “Presepe” e “Torre San Gennaro” nel Comune di Torchiarolo, che recentemente sono state oggetto di interventi di riqualificazione costiera.  “Il problema dell’erosione – spiega Bozzetti – nonostante gli interventi sembra non essere stato risolto, anzi la costa si presenta per larghi tratti inaccessibile e pericolosa, un po’ come i 12 km di costa del nord brindisino. Sollecitato dai residenti ho voluto visionare i vari progetti e le relazioni geologiche prima di effettuare un secondo sopralluogo per verificare lo stato degli interventi, visto che la Regione ha investito milioni di euro di soldi pubblici per riqualificare la zona. Fondi, in molti casi, dati per pura propaganda o accontentare qualche sindaco, senza accertare che poi i lavori fossero realmente realizzati e completati. Purtroppo le opere incompiute sono invece rimaste all’ordine del giorno”. In zona “Cipolla” si è avuto il cedimento strutturale delle gabbionate realizzate negli anni ’90 che ha provocato il generale distacco della falesia. Stessa modalità utilizzata in località “Presepe” che purtroppo ha avuto i medesimi risultati anche se con lavori più recenti. “È evidente – aggiunge Bozzetti – che per rendere più efficace l’intervento di ripascimento, sarebbe opportuna l’installazione di barriere sommerse in grado di limitare l’azione del moto ondoso. Mi riferisco ai cosiddetti Reef Ball, barriere costituite da elementi prefabbricati in calcestruzzo ad elevata compatibilità ambientale, che sono i sistemi più utilizzati al mondo”. In Puglia, interventi simili a quello citato dal consigliere Bozzetti sono stati effettuati a San Cataldo e Frigole e, oltre ad essere impiegate contro l’erosione costiera, favoriscono il miglioramento dell’habitat e della biodiversità dell’ambiente marino. Secondo il consigliere pentastellato “è necessario realizzare interventi strutturali che portino alla diretta risoluzione di una problematica che, con il passare del tempo, sta diventando irreversibile. Concedere finanziamenti per interventi tampone o per progetti spesso incompleti, vuol dire sperperare denaro pubblico e avere spiagge inaccessibili. Invece – conclude Bozzetti – i vantaggi della realizzazione di barriere Reef Ball riguardano anche l’economicità dell’intervento e la facile realizzazione e posa in opera Amministrare secondo le regole del “buon padre di famiglia” vuol dire non solo saper spendere bene i propri soldi, ma anche renderli fruttuosi per i cittadini con interventi anche duraturi nel tempo. Anche su questo proveremo ad invertire la cronica tendenza regionale ”.

BrindisiOggi

3 Commenti

  1. Spett.Redazione
    Mi chiedo cosa Vi abbia indotto a desistere dalla pubblicazione di un commento inviatovi e non pubblicato.
    Grazie
    Giuseppe Tamburrano

  2. Spett.le Redazione
    Vorrei commentare quanto ha dichiarato il consigliere Bozzetti in questo articolo che mi auguro abbia riportato esattamente quanto dichiarato dallo stesso consigliere.
    Il consigliere , giustamente, denuncia lo sperpero di denaro pubblico che era stato finalizzato alla lotta all’erosione costiera degli arenili ma, secondo me, sta commettendo lo stesso errore dei suoi colleghi politici. In effetti nomina più volte la stessa azienda produttrice di barriere soffolte enunciandone le convenienze come informazioni attinte da un depliant pubblicitario e quindi vorrei entrare nel merito scorrendo l’articolo:
    – Le barriere soffolte possono mitigare solo il moto ondoso se sufficientemente vicine alla linea di riva ma con qualche difficoltà per i bagnanti, se poste più a largo risultano inutili;
    – Non favoriscono il ripascimento in quanto possono al massimo frenare la dispersione della sabbia alla base interna del piede del sistema creando un fondale più basso fra la linea di riva e la barriera;
    – Le operazioni che elenca ripascimento e barriere soffolte sono due interventi autonomi come doppio sarà il costo di tali interventi che non sono strutturali perché nessuna azienda, nel settore, Le offrirà uno straccio di garanzia;
    Inviterei il consigliere Bozzetti a verificare i vantaggi reali di queste iniziative quantomeno utilizzando Internet e valutando i riscontri dalle esperienze maturate in altri luoghi come San Cataldo ??, Metaponto ecc.
    Inviterei il consigliere ad informarsi delle valutazioni, in merito all’argomento, prodotte da fonti diverse di un depliant aziendale come l’autorevole rivista di settore Mondo Balneare in un suo recente articolo: https://www.mondobalneare.com/erosione-costiera-studio-smentisce-efficacia-opere-di-difesa-persi-100-mila-mq-di-spiaggia-in-15-anni/.
    Vorrei fare intendere che non è più possibile tutelare gli arenili dimenticandosene a fine stagione balneare per ricordarsene a maggio con un lamentevole consuntivo dei danni subiti durante il periodo invernale. Gli arenili vanno curati durante tutto l’anno come un bene strumentale per il turismo, per gli operatori del settore e il benessere degli stessi cittadini contribuenti.
    Colgo l’occasione per far conoscere al consigliere Bozzetti che esiste un sistema di lotta all’erosione degli arenili e ripascimento da me ideato , brevettato, sperimentato e documentato, premiato in ambito nazionale e fieristico del settore che è costato solo risorse personali e che tutt’ora giace in attesa di un finanziamento regionale. https://sistemaantierosione.wordpress.com/
    Purtroppo l’ideatore di tale sistema ( io ) non contempla prebende a vantaggio di eventuali sponsor e così alla faccia del pragmatismo dell’innovazione si continuerà sulla vecchia strada avendo cura di cambiare solo il nome della via.
    Ringrazio la Redazione per avermi concesso l’opportunità di commentare.
    Giuseppe Tamburrano

  3. Cari politici TUTTI, ma possibile che nessuno interviene per SALVARE la costa brindisina che va da Cala Materdomini ad Apani? possibile che da oltre 40 anni dobbiamo assistere inermi ogni anno al continuo degrado che aumenta di anno in anno? Non si riesce a capire perchè non si dà la possibilità, visto che il comune non ha i soldi per farlo, ai privati di creare le strutture riucettive che porterebbero lavoro ai nostri figli e magari a qualcuno di investire sul proprio futuro da imprenditori, invece che dipendere sempre da qualcuno? E’ arrivato il momento di capire che se non investiamo sul turismo, questa città chiuderà definitivamente la saracinesca ai nostri figli. Abbiamo una città bellissimaè questa cosa la sentiamo tutti i giorni dai turisti passeggiando il lungo mare, possibile che non capiamo che potremmo diventare il riferimento di tanti in Puglia. La nostra posizione è strategica per visitare tutta la Puglia e questo lo hanno capito solo i turisti che vengono per allopggiare in città, che però aimè la mattina si spostano portando i loro soldi altrove. SVEGLIAMO CI O E’ FINITA!!!!

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