Locale sotto sequestro trasformato in rivendita di veicoli usati: denunciati padre e figlio

BRINDISI – Occupano locale sottoposto a sequestro preventivo e avevano eseguito lavori di trasformazione e ampliamento in totale assenza di permesso di costruire. Per queste ragione padre e figlio, (A.B. e C.B. queste le iniziali dei loro nomi) rispettivamente di 58 e 20 anni, sono stati denunciati dalla polizia Municipale di Brindisi, al comando del comandante Antonio Orefice. La costruzione, che si trova in via Leonardo Da Vinci al quaritere Sant’Elia,  era stata adibita all’esercizio di un attività per il commercio di autoveicoli e motoveicoli usati.

Il locale occupato, di 65 metri quadrati, è di proprietà dell’Arca Nord Salento. Il locale era stato sottoposto a sequestro dalla Guardia di Finanza nel 2014 su disposizione della Procura del Tribunale di Brindisi ed era stato affidato in custodia giudiziaria all’Ente proprietario. L’Arca avendo avuto contezza della nuova occupazione aveva presentato regolare denuncia nei confronti di ignoti.

La polizia locale ha denunciato il 58enne per aver occupato e costruito senza titolo mentre il figlio in quanto titolare dell’attività commerciale per aver presentato una segnalazione di inizio attività (Scia) dichiarando mendacemente – così come ricostruito dagli investigatori – il rispetto della normativa edile ed urbanistica relativamente ai locali utilizzati per l’esercizio dell’attività.

Inoltre, sono state attivate le procedure amministrative di decadenza dai titoli autorizzativi presso l’ufficio Attività produttive del Comune di Brindisi.

BrindisiOggi

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