Lunedì pronta la giunta Rossi: 8 assessori, tre donne, e diversi esterni

BRINDISI –Sarà pronta nei primi giorni della prossima settimana la squadra di governo di Riccardo Rossi. Nella giornata di ieri si è tenuta una riunione tra le forze politiche di maggioranza in cui sono stati stabiliti gli assetti. Sabato i partiti forniranno al sindaco i nomi di coloro che hanno dato la disponibilità e le loro proposte, e poi l’ultima parola spetterà al primo cittadino.

( Da Il7 Magazine) – Otto assessori, tre donne e diversi esterni. Sarebbe queste la fotografia della squadra di governo di Riccardo Rossi. Il sindaco ha annunciato alle forze politiche alleate che intende ridurre a 8 gli assessori, rinunciando così ad un componente. Una forma di spending review sui costi della politica ma anche un modo per equilibrare le nomine espresse tra i partiti e movimenti della coalizione. Perché è vero che il sindaco non intende applicare il manuale Cencelli, ma non si può prescindere dal criterio dei numeri che in politica stabiliscono la tenuta della maggioranza. L’ufficialità della giunta Rossi arriverà nei primi giorni della prossima settimana, ma nel week end la squadra sarà chiusa. E’ stato proclamato sindaco il 29 giugno, e da qualche giorno è a lavoro a palazzo di città negli uffici di piazza Matteotti, dove intende restare senza alcun trasloco a palazzo Nervegna.

Ogni forza politica ha segnalato al primo cittadino i nomi di coloro che hanno dato la propria disponibilità a ricoprire l’incarico di assessore, ma l’ultima parola spetterà a lui che si assumerà la responsabilità della scelta.

Secondo la visione del sindaco anche gli assessori dovrebbero far parte del progetto politico. Per fare questo ha immaginato un gruppo di coordinamento tra tutte le forze, composto dai capigruppo del consiglio comunale e da una delegazione per ciascuna componente di maggioranza. “Un coordinamento – spiega Riccardo Rossi – che si confronti e discuta sui vari dossier e sui grandi temi. L’intento è quello di attuare una discussione più ampia e collegiale affinchè ci sia un coinvolgimento politico della giunta compreso gli assessori tecnici”.

Nella futura giunta Rossi nominerà due tecnici esterni ai quali si aggiungerà un esponente di Brindisi Bene Comune (suo movimento), tre assessorati in quota al Pd, uno a Liberi e Uguali e uno a Ora tocca a noi. Il partito democratico esprimerà il vice sindaco ma pare essere accantonata l’ipotesi Rosy Barretta che avrà comunque molto probabilmente un posto in giunta. Al movimento di Rossi invece potrebbe andare la presidenza del consiglio, in pole position Giuseppe Cellie, ex consigliere comunale uscente da sempre vicino al neo sindaco.

Non ci sono dubbi sui due professionisti esterni voluti dal primo cittadino, entrambi avrebbero già accettato. Si tratta del docente del Politecnico di Bari Dino Borri che andrebbe a ricoprire l’incarico di assessore all’Urbanistica, con il compito di redigere e portare ad approvazione il nuovo Pug (piano urbanistico generale), l’altro invece è   il sociologo Roberto Covolo, l’ideatore dell’Exfadda, lo spazio urbane culturale di San Vito dei Normanni tra i più famosi della Puglia. Covolo ha  accompagnato Rossi in tutta la campagna elettorale e la sera del ballottaggio festeggiava con tutta la squadra. Il sociologo ha lavorato per Bollenti spiriti, il programma del governo di Vendola per le politiche giovanili.

Ora si attende solo l’ufficialità dei nomi provenienti dalla politica.

Brindisi Bene Comune potrebbe puntare su Mauro Masiello, l’avvocato professore era alla sua prima candidatura ed ha conquistato un posto in consiglio, che potrebbe lasciare per ricoprire la carica di assessore con delega alla Pubblica Istruzione e Università. Il Pd ha portato all’attenzione di Rossi una serie di nomi. Avrebbero dato la loro disponibilità oltre a quello dell’imprenditrice Rosy Barretta, l’avvocato Rubina Ruggiero (prima dei non eletti nella lista dei democratici), l’avvocato Vittorio Rina, l’architetto Luciano Bocci e il professore Mimmo Tardio.  Nelle ultime ore ha perso quota la nomina di Rina, professionalmente noto per essere uno degli avvocati dei proprietari delle villette di Acque chiare, il villaggio sotto sequestro. Per qualcuno l’incarico all’avvocato sarebbe politicamente e amministrativamente inopportuno, quasi incompatibile. Liberi e uguali ha proposto il commercialista Cristiano D’Errico (consigliere eletto) e l’ex assessore di Consales, anche se per poco, Antonio Manfreda (rappresentante farmaceutico), per Ora tocca a Noi c’è la disponibilità di Livia Dell’Anna, eletta consigliera comunale, e Carlo Monticelli. Ma pare che tra i ragazzi ci sia qualche gelosia.

Segnalazioni a parte, Rossi dovrà rispettare la rappresentatività di genere nella sua giunta, nominando almeno tre donne. La legge Delrio prevede che nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento. Ma nel caso del neo sindaco non è solo questione di legge, ma anche di coerenza, in quanto Rossi tra i banchi dell’opposizione si è sempre battuto per la parità di genere nelle istituzioni, in passato troppo volte disattesa.

Lucia Portolano

per Il7 Magazine

2 Commenti

  1. mettiamo gente esperta è capace perché Brindisi ha bisogno di voltare pagina dopo tanti anni di amministratori INCAPACI.

  2. Le gelosie tra ragazzi lasciamo che se l’è risolvono tra di loro . La città ha bisogno di amministratori con solide competenze no di ragazzi!!!!IlSindaco saprà bene come risolvere il tutto.

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*